La cooperante 25 enne dell’onlus “Africa Milele” Silvia Romano era stata rapita il 20 novembre del 2018 in Kenya, mentre faceva volontariato nel villaggio di Chakama, a 80 chilometri da Malindi.

A rapirla erano stati gli jihadisti, perché ritenevano facesse proselitismo religioso,  motivo per cui non avevano mai chiesto un riscatto ma l’avevano tenuta prigioniera come un ostaggio politico.

Ad annunciare la sollevante notizia sia il premier Conte che il ministro degli Esteri Di Maio, che in una nota sui loro profili social ringraziano l’intelligence dell’Aise e mandano “un abbraccio alla famiglia”.

Dopo un anno e mezzo di prigionia, la cooperante italiana sarebbe quindi finalmente libera, ad esultare il presidente del Parlameno Europeo, David Sassoli, il premier Conte e il ministro Di Maio. Sassoli, nel corso di una diretta al Parlamento, ha anche alzato le braccia in segno di vittoria.

Silvia Romano tornerà presto in Italia, forse addirittura domani. Ora è in sicurezza a Mogadiscio.

Il padre, intervistato dai media, in queste ore ha dichiarato “lasciatemi respirare, voglio prima sentire la voce di mia figlia. Fino ad allora, non sarà vero al 100%”.