Riceviamo e pubblichiamo.

(com) Il comitato direttivo di Lega Verde si è riunito per una cena informale a Chiasso, in data 13 maggio 2020, alla presenza tra gli altri del coordinatore dott. Werner Nussbaumer e il segretario Giorgio Giacomazzi. Un’occasione per prendere posizione su alcuni fatti di attualità odierna.

Lega verde si rallegra del fatto che la battaglia per la chiusura dell’aeroporto di Lugano sembra sia ormai conclusa con la sua inevitabile fine. “Avremmo preferito che la soluzione fosse arrivata da una trionfale vittoria nel referendum per la bocciatura del credito” dice Nussbaumer, “ma l’obiettivo di evitare un inutile spreco del denaro dei contribuenti è comunque raggiunto”.

Tuttavia la battaglia continuerà, al fine di salvaguardare la zona verde, l’ultima pianeggiante del Sottoceneri, dalla speculazione edilizia. Siamo più determinati che mai a creare un’area pubblica di svago, cultura, sport, tempo libero e di ricerca e sviluppo di medicina naturale, creando posti di lavoro e opportunità sociali.

Riguardo al 5G, stiamo costatando che ovunque crescono dubbi e resistenze, sia in Svizzera sia all’estero. Noi siamo fiduciosi del fatto che la gente si renderà sempre più conto della pericolosità di queste tecnologie. Lega Verde chiederà ai comuni di ticinesi di seguire l’esempio di un’importante città come Coira, che ha decretato una moratoria di due anni.

È stata infine discusso l’argomento che più impressiona durante questi mesi, la pandemia Covid19, su cui pervengono quotidianamente notizie contrastanti e numerose manipolazioni mediatiche.

Sostiene il dottor Nussbaumer: “Appare ragionevole presumere che le responsabilità cinesi siano più gravi di quanto ipotizzato finora, cosi come la complicità d’importanti multinazionali occidentali. Infatti, persino un premio Nobel come Luc Montagner, scopritore tra l’altro del virus HIV, mette in dubbio la versione ufficiale”.

“In effetti, i mezzi d’informazione cosiddetti “responsabili” hanno fin dall’inizio prodotto informazioni confuse e contraddittorie.”, aggiunge Giacomazzi, “Hanno mostrato grande superficialità, ma soprattutto colpisce come siano scaduti spesso da un lato nella diffamazione, dall’altro in una fede incondizionata verso informazioni e proclami di dubbia competenza. La domanda è d’uopo, se si tratti di superficialità o malafede… ”

Il comitato di Lega Verde è molto preoccupato per la deriva democratica in atto in alcuni paesi, che con la crisi del Covid19 hanno realmente esibito una mancanza di rispetto di regole democratiche che si ritenevano oramai acquisite in una società civile. Un’ulteriore conferma di quanto sia crepuscolare questo sistema economico globalizzato.

Fortunatamente da noi, in Svizzera e nel nostro cantone Ticino, hanno prevalso buon senso, moderazione e rispetto. Le autorità hanno dato fiducia e il popolo ha risposto con senso di responsabilità. Per questo siamo grati al nostro governo e ai nostri comuni.

Tuttavia, per il nostro paese si presentano sfide difficili per il futuro. Prima fra tutte quella dei rapporti con l’UE, un’unione che è riuscita a mostrare il peggio di sé, violando sistematicamente non solo i diritti democratici, ma anche le più elementari norme del rispetto della dignità di stati membri, delle persone e i popoli. Ora più che mai, noi svizzeri dobbiamo essere fermi nel chiedere il rispetto dei diritti dei più deboli. Appare più che mai fondamentale la difesa della nostra sovranità. Ancora una volta saremo chiamati a essere un baluardo della democrazia in un momento buio per il continente e il mondo.

LEGA VERDE