Il presidente Donald Trump ha accusato l’Organizzazione Mondiale della Sanità di essere efficacemente controllata dalla Cina. Parlando ieri nel giardino delle rose dalla Casa Bianca durante una conferenza stampa dedicata quasi tutta alle problematiche con Pechino, Trump ha accusato il governo cinese di cattiva condotta globale sull’epidemia del coronavirus. Secondo Trump, il governo cinese, avendo coperto la crisi in un primo momento ha portato ad una pandemia mondiale costata più di 100 mila vite americane e oltre 1 milione in tutto il mondo. Ha speso inoltre qualche parola sull’imposizione della nuova legge di sicurezza nazionale che estende sulla città di Hong Kong i poteri delle forze di polizia cinesi, privando di fatto il suo grado di autonomia così come era stato sottoscritto nell’accordo tra Cina e Gran Bretagna nel 1997. L’accordo prevedeva “un paese, due sistemi” per consentire alla città di mantenere una determinata libertà per un’economia di libero mercato, un potere giudiziario indipendente e un’autonomia legislativa per 50 anni. Un accordo che ha permesso ad Hong Kong di prosperare come centro finanziario di livello mondiale.

La nuova legge voluta da Pechino non garantisce più i privilegi economici degli Stati Uniti, e Trump ha ordinato ai suoi funzionari statunitensi di iniziare il processo di revoca dello statuto speciale di Hong Kong secondo la legge americana. Questo significa che Hong Kong non verrà trattata separatamente dalla Cina per fini doganali e potrebbe soffrire dell’imposizione delle sanzioni.

“Oggi termineremo le nostre relazioni con l’OMS e indirizzeremo quei fondi verso altre organizzazioni benefiche mondiali di sanità pubblica”, ha detto Trump, aggiungendo: “Il mondo ora sta soffrendo a causa della disfatta del governo cinese che ha istigato una pandemia globale”.

Il 19 maggio scorso, Trump aveva inviato una lettera al direttore generale dell’OMS avvertendolo che avrebbe definitivamente tagliato i finanziamenti statunitensi, i maggiori che l’organismo sanitario riceve, se l’organizzazione non si fosse impegnata in importanti miglioramenti sostanziali entro trenta giorni. Trump ha anticipato i tempi. Gli Stati Uniti forniscono oltre 400 milioni di dollari, pari a circa il 15% del budget totale.

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, ha difeso la sua indipendenza non commentando ancora la decisione del presidente statunitense. Ci ha pensato l’Unione europea, a esortare l’amministrazione Trump a ripensarci, avvertendo che la scelta potrebbe ostacolare gli sforzi globali per affrontare la pandemia da coronavirus.

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha dichiarato nei giorni scorsi che il presidente Trump sta cercando di fuorviare il pubblico imbrattando la Cina e di spostare la colpa per l’incompetente risposta degli Stati Uniti alla pandemia.

Dopo l’intervento di Trump, forti critiche hanno avuto seguito da tutto il mondo politico statunitense. Secondo gli esperti del settore investimenti, il presidente americano esprime rabbia per il fatto che il suo accordo commerciale con la Cina ha avuto un inizio difficile con lenti progressi verso la sua implementazione e sta cercando dei rimedi. In sostanza è deluso dal fatto che la Cina non acquisti dai primi mesi dell’accordo una maggiore quantità di beni “made in USA” come previsto, ma anzi gli ordini cinesi di prodotti americani sono diminuiti nel primo trimestre rispetto allo scorso anno.

Lasciando trasparire la sua furia, durante il discorso Trump ha incolpato inoltre i cinesi di aver rubato segreti commerciali e posti di lavoro, ampliando anche le accuse ad un tema delicato come quello della rivendicazione da parte di Pechino di alcuni territori e isole nel Mar Cinese Meridionale che controllano lo stretto di Taiwan. Questa mossa sicuramente intensificherà la crescente tensione tra Stati Uniti e Cina.

Il senatore repubblicano Lamar Alexander, presidente del Comitato sanitario del Senato degli Stati Uniti, ha dichiarato di non essere d’accordo con la decisione di Trump di interrompere la relazione con l’OMS. Senza gli aiuti statunitensi, gli studi per sviluppare un vaccino contro il coronavirus potrebbero essere interrotti. “Sicuramente ci saranno stati degli errori da parte dell’OMS in relazione al coronavirus, ma il tempo per criticarla è dopo che la crisi è stata affrontata, non nel mezzo di essa”, ha detto Lamar.

Funzionari e biologi del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense, temono fortemente che questa decisione danneggerà gli Stati Uniti per l’incapacità di incidere sulla pandemia.