In segno di solidarietà, il primo ministro canadese Justin Trudeau si è inginocchiato mentre assisteva ad una manifestazione sulla collina del Parlamento Hill a Ottawa, organizzata venerdì per protestare contro l’ingiustizia razziale e la brutalità della polizia.

Migliaia di persone sono scese nelle strade del centro città per far sentire la loro presenza e ricordare che c’è ancora molto da fare per sradicare il razzismo che esiste anche in Canada. La dimensione della folla è stata stimata da un ufficiale di polizia in circa 7 mila partecipanti. Apparso a sorpresa indossando una mascherina nera e circondato da guardie del corpo, dietro alla richiesta di alcuni manifestant, Trudeau si è inginocchiato affermando che i canadesi stanno osservando quello che sta avvenendo negli Stati Uniti con “orrore e costernazione”. In seguito è stato ringraziato dalla folla per il gesto.

Anche il capo della polizia di Toronto, Mark Saunders, uomo di colore, ed altri ufficiali in divisa si sono incontrati con un gruppo di manifestanti e si sono inginocchiati vicino alla questura togliendosi il cappello. “Dobbiamo rimanere tutti insieme per fare il cambiamento”, ha detto Saunders.

Non sono mancate però anche questa volta le critiche per il primo ministro. “Non mi interessano le acrobazie pubblicitarie, soprattutto ora. Come diavolo puoi inginocchiarti contro la brutalità della polizia quando taci sulla sua riforma.  È sorprendente guardarlo girarsi verso la telecamera, quasi come per avere conferma che fosse filmato, e in ginocchio”, ha detto Andray Domise, attivista e giornalista della rivista canadese Maclean. Trudeau ha partecipato al raduno di Ottawa ma secondo alcuni attivisti non sarebbe davvero interessato alle nuove politiche per combattere il razzismo.

Quando al premier canadese è stato chiesto del presidente Donald Trump e dell’uso di gas lacrimogeni contro i manifestanti per spianare la strada, Trudeau è rimasto in silenzio per ben 21 secondi. “La gente crede che non ci sia razzismo a Ottawa. C’è razzismo in tutto il Canada. È solo sotterraneo”, ha detto un operatore sociale che partecipava al raduno.

Il primo ministro canadese aveva già ricevuto delle critiche per aver partecipato ad altre manifestazioni. A settembre dello scorso anno, si era unito ad una manifestazione sul clima a Montreal, quando il suo governo è stato ampiamente criticato dagli attivisti che protestavano per aver salvato la costruzione dell’oleodotto Trans Mountain che trasporta petrolio greggio da Alberta fino alla costa della British Columbia. Il Canada è la terza riserva petrolifera del mondo, ma il 99% dell’esportazione di greggio è destinato esclusivamente alle raffinerie degli Stati Uniti con prezzi scontati. L’espansione dell’oleodotto consente di diversificare le esportazioni verso l’Asia aumentando il traffico delle navi cisterna sul Pacifico.

Trudeau ha riconosciuto che il Canada ha problemi con il suo sistema di polizia. La scorsa settimana, una donna di 26 anni è stata uccisa mentre alcuni ufficiali stavano eseguendo un controllo di sicurezza nell’appartamento dove si era appena trasferita. Un poliziotto ha sparato senza che quest’ultima mostrasse alcun segno di aggressione. Un’inchiesta giudiziaria è stata aperta in merito. “Non capisco come qualcuno possa morire durante un controllo. Sono indignato”, ha detto il ministro dei Servizi indigeni canadese Marc Miller.

Anche se molti la pensano diversamente, il Canada ha una notevole storia di razzismo. Migliaia sono i nomi di coloro che sono morti in circostanze sospette dal punto di vista dell’odio razziale.