L’amministrazione Trump ha ufficializzato pochi giorni fa alcune importanti modifiche in ambito sanitario, stravolgendo l’Affordable Care Act, ovvero la legge sanitaria messa a punto da Obama. In particolare è stata ritoccata la norma che proibiva la discriminazione delle persone sulla base di razza, colore, origine, sesso, età e disabilità nell’accesso alle assicurazioni sanitarie. In particolare l’amministrazione Obama si era preoccupata di includere nelle discriminazioni in base al sesso anche quelle riguardanti l’identità di genere, tutelando così di fatto anche i transgender. Donald Trump ha abolito questa norma, specificando che la protezione contro le discriminazione sessuale sarà interpretata unicamente in base al sesso biologico della persona, guadagnandosi il plauso della parte più religiosa e conservatrice del suo elettorato.

I gruppi LGBTQ hanno espresso il loro sconcerto, sottolineando che sono necessarie delle protezioni esplicite per le persone che decidono di cambiare sesso sia nell’ambito delle cure riguardanti il cambiamento sia per l’assistenza sanitaria necessaria per altre malattie, come il diabete e i problemi cardiaci. Quello che di fatto accadrà è che i medici e altri operatori sanitari potranno rifiutare di trattare le persone affette da disforia di genere. “Ho un decennio di storie terribili sulle cure sanitarie da raccontare perché sono trans. Avremo accesso all’assistenza sanitaria senza sapere se i medici ci tratteranno bene, se avremo cure di alta qualità, se gli addetti saranno pessimi con noi” ha raccontato la scrittrice transgender Mari Brighe.

Anche l’American Medical Association ha fortemente criticato il provvedimento “Il governo federale non dovrebbe mai rendere più difficile l’accesso delle persone all’assistenza sanitaria – durante una pandemia o in qualsiasi altro momento” ha sottolineato la presidente Susan Bailey.

Il discusso annuncio arrivata proprio durante il Pride Month, il mese per i diritti delle persone appartenenti alla comunità LGBTQ. Attivisti e legislatori democratici hanno inoltre fatto notare che venerdì era il quarto anniversario della strage di massa avvenuta nel gay club Pulse di Orlando, dove sono state uccise 49 persone.