Lo scorso 23 giugno l’ex presidente del Kirghizistan Almazbek Atambayev è stato condannato a 11 anni di carcere per corruzione. In particolare l’uomo era accusato di aver agevolato il mafioso Aziz Batukayev a uscire dalla prigione, sostenendo che avesse gravi problemi di salute. Una volta rilasciato, Batukayev, che si era detto malato di leucemia, è fuggito in Russia dove forse si nasconde tuttora. “Non si sa dove si trovi ora Batukayev ma si pensa che stia bene e che non soffrisse di nessuna malattia terminale” ha dichiarato Eurasianet.

L’ex presidente si dichiara innocente, accusando l’attuale presidente Sooronbai Jeenbekov di intralciarlo per motivi politici. Jeenbekov era diventato presidente nel 2017 dopo che Atambayev aveva ricoperto quel ruolo dal 2011. Era stato proprio Atambayev a favorirne la candidatura in quanto non poteva candidarsi per un altro mandato e credeva che il sostituto potesse essere facilmente manipolabile. Tuttavia dopo l’elezione i rapporti tra i due cambiarono radicalmente e negli anni si sono succeduti numerosi litigi e accuse reciproche.

L’anno scorso, in giugno,  Atambayev era stato privato dal parlamento della sua immunità e le forze dell’ordine hanno tentato di prelevarlo dalla sua villa per un interrogatorio nell’ambito delle indagini per corruzione. L’episodio aveva fatto notizia in quanto ci fu un violento scontro a fuoco tra la polizia e le guardie che proteggevano la casa e un agente aveva perso la vita. Solo due mesi più tardi, in agosto, la polizia era finalmente riuscita ad arrestare l’uomo mettendo in piedi una complessa operazione per riuscire ad entrare nella casa fortificata.

Ora che Atambayev è stato condannato numerose sue proprietà tra cui terreni, case, media, automobili e conti bancari sono stati confiscati. L’ex presidente inoltre dovrà affrontare altri processi, tra cui quello per l’omicidio del poliziotto avvenuto durante il primo fallito arresto.