Dodici giorni dopo, Gioele non si trova ancora. “chiunque abbia visto qualcosa dopo l’incidente, nelle campagne, si faccia avanti, chiami la polizia, io amo mio figlio lo voglio trovare” ha detto ai media, tra le lacrime, Daniele Mondello, vedovo di Viviana e padre di Gioele, scomparso.

Dodici giorni dopo il ritrovamento nelle campagne di Caronia, in provincia di Messina, del cadavere di Viviana Parisi, dj scomparsa il 3 agosto in seguito a un incidente stradale, il figlio Gioele, 4 anni, nonostante le varie ipotesi – rapimento, uccisione – ancora non si trova.

Le ricerche proseguono senza sosta da 12 giorni consecutivi, anche oggi sono impiegati 70 uomini tra vigili del fuoco, forestali, protezione civile, polizia e carabinieri del gruppo Cacciatori di Sicilia, nonché cani molecolari e droni. Vengono setacciati casolari e pozzi, mentre per le indagini, coordinate dalla Procura di Patti, resta aperto il fascicolo a carico di Ignoti per omicidio e sequestro di persona.

1. Il video

Un solo dato, nel frattempo, è emerso, cruciale: il video recuperato a Sant’Agata di Militello, prima che la donna avesse l’incidente d’auto, mostra chiaramente Gioele accanto alla mamma, vivo e in buone condizioni.

Al momento del ritrovamento del video, c’è stato chi ha ipotizzato che il bimbo sia morto nell’impatto d’auto e Viviana, disperata, si sia suicidata dopo averlo seppellito. Tuttavia la polizia stradale rivela come l’incidente sia stato di lieve entità anche se, al momento, non si potrebbe escludere nulla.  Un’altra possibilità è che Viviana, spaventata per l’incidente e soffrendo di depressione, abbia ucciso il figlio (che tuttavia amava moltissimo) e si sia suicidata.

2. Le scarpe pulite

Con l’ipotesi del suicidio, non collimano, tuttavia, i risultati dell’autopsia nonché le scarpe pulite di Viviana: le scarpe della donna, come rivelato dal medico legale, sono solo un po’ graffiate, ma pulite. Non deve avere fatto molta strada, sarebbe caduta dal traliccio subito dopo. Viviana è caduta dal traliccio o qualcuno ne ha portato lì il corpo?

L’ipotesi che Gioele si sia ferito mortalmente e che Viviana, depressa e angosciata per aver mentito al marito sulla sua destinazione (aveva detto “vado a comprare le scarpe a Gioele” mentre si era avviata alla Piramide della Luce di Fiumara d’Arte), ne abbia occultato il cadavere per poi togliersi la vita, è un’altra plausibile.

3. I Rottweiler randagi

I familiari confermano che Viviana non avrebbe mai ucciso Gioele. Sulla gamba della donna, restano morsi di animali. Il randagismo è una piaga del meridione (mai seriamente debellata dai governi, che sottovalutano il problema), c’è pertanto un’altra, terribile, ipotesi: che due rottweiler randagi abbiano attaccato madre e figlio, forse mortalmente (il viso della donna era infatti sfigurato).

4. La bugia al marito

Viviana, come scritto, aveva mentito al marito sulla destinazione del viaggio, recandosi, invece, alla Piramide della Luce di Fiumara d’Arte, ovvero un grande museo all’aperto (alla stregua di un parco) inaugurato nel 1986, sul mare, comprendente opere d’artisti contemporanei esposte.

5. La piramide della Luce, il misticismo, la Bibbia

La piramide, posta al 38° parallelo, costruita nel 2010 da Mauro Straccioli, in località precisamente Motta d’Affermo, è considerata un luogo mistico. Viviana aveva anche iniziato a leggere la Bibbia, circostanza confermata dai familiari.

Non è noto se ci sia un legame tra la depressione della donna, la Bibbia, il luogo mistico, la lieve menzogna, l’incidente, nonché gli scomparsi testimoni oculari che non si fanno vivi.