“Dall’introduzione della totale libera circolazione delle persone con l’UE (2007) c’è un’immigrazione in Svizzera smisurata e incontrollata. Annualmente giungono nel nostro Paese circa 70.000 persone in più di quante lo lascino. A ciò si aggiunge il fatto che praticamente la metà dei beneficiari di aiuto sociale è straniera. Di conseguenza, le spese per l’aiuto sociale dei Comuni stanno raggiungendo livelli insostenibili. Da sempre, tutto quanto «scimmiottava» l’Europa mi ha visto al fronte allo scopo di arginare questo fenomeno tanto caro ad alcuni politici di vertice.

Anche questa volta, per i motivi espressi, esprimo un personale convinto sì a questa iniziativa di buon senso ma soprattutto di grande importanza per il nostro cantone.”

dal CdT odierno, con il titolo “Fuori dal coro per il bene del Ticino”

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Fabio Schnellmann è granconsigliere PLR ed era candidato al Municipio di Lugano nelle comunali del 5 aprile 2019, poi annullate. Verosimilmente sarà confermato come candidato per l’aprile 2020.

Con questa significativa presa di posizione Schnellmann si distanzia dalla linea univoca del partito ed è (per quanto ci consti) il primo esponente PLR a farlo. Come noi stessi abbiamo sottolineato, il testo di Pelli (ieri) non lasciava alcuno spazio.

Schnellmann ribelle contro il Pensiero Unico. Altri lo seguiranno? Non lo sappiamo.