Tra pochi giorni le schede saranno nelle case

Eppure è semplice.

1) Si vota su un’iniziativa che chiede un’immigrazione complementare = Assunzione dove non c’è possibilità di assumere in Svizzera, invece di assunzioni sostitutive = La realtà di oggi, dove il giovane residente ha difficoltà ad entrare nel mondo dei lavoro. Chi ha un lavoro può essere sostituito da un minuto all’altro con qualcuno che lavora per meno, chi ha superato i 45 può essere mandato a casa ogni mattina senza nessun problema.

2) Nessuna azienda, nemmeno la chimica di Basilea delocalizzera’ un bel niente se a iniziativa accettata può assumere dall’estero gli esperti che non trova qui. Anzi, ne è avvantaggiata perché non è più la libera circolazione (fin troppo libera) unicamente a favore dei paesi UE, ma metterà allo stesso livello tutto il mondo (la migliore formazione si ha nelle Università CH, USA, GB e qualche paese asiatico), e allora davvero avremo assunzione di persone qualificate (non, soprattutto, quelle che costano meno).

3) Il sì all’iniziativa permette in seconda battuta un ulteriore miglioramento delle Condizioni quadro in Svizzera.

4) Gli studi che si dichiarano “Svizzeri” i quali dimostrerebbero il disastro; promosse da circoli interessati a assumere, licenziare senza nessuna limitazione = spremere il più possibile il limone, sono diretti, guarda caso, da T e d e s c h i. Secondo voi sono interessati a dimostrare qualche cosa che vada contro il loro stesso interesse personale? Come segare il ramo su cui siedono, a stipendi che in Germania vedrebbero solo con il lanternino.

5) La clausola ghigliottina se dovesse essere applicata, l’UE ci penserà su due o tre volte ad applicarla, sarebbe un vantaggio per la Svizzera, libera di rimettere in discussione i molti vantaggi concessi all’UE senza ottenere granché, o solo svantaggi. Tipo i costi dell’attraversamento diretto delle Alpi tra sud e nord Europa.

Un po’ più di sano pragmatismo, e un po’ meno terrorismo farebbe bene a tutti. Purtroppo, è facile fare paura, soprattutto se non esiste nessuna necessità di dimostrazione di quanto si racconta.
Non dimentichiamo che gli stessi argomenti erano quelli del 1992: La Svizzera diventerà il Burundi, striscera’ a Bruxelles, il franco svizzero non varrà più niente. Il popolo ha scelto il rischio Burundi e i fatti hanno dimostrato il pieno successo della scelta fatta, in barba a tutti gli esperti.

Sì all’iniziativa, per tutti i lavoratori, e pure per il bene del nostro paese.

Nadir Sutter