Gotland, è un’isola paradisiaca nel Mar Baltico al largo della costa sud-orientale della Svezia entrata nel 1995 nella lista dei siti del patrimonio mondiale dell’Unesco. Contornata da una natura selvaggia e da una costa punteggiata da spiagge sabbiose con scogli scultorei, nella sua città più grande, Visby, è nota per le sue strade acciottolate e le mura della fortificazione medievale meglio conservate nel nord Europa che si estendono per quasi 4 chilometri, con tantodi torri e porte realizzate intorno al 1250. È nota inoltre per la famosa serie televisiva svedese per bambini degli anni ’70 “Pippi Calzelunghe”, interamente girata sull’isola.

La scorsa settimana i turisti dell’isola sono rimasti scossi nel vedere arrivare mezzi corazzati militari svedesi a bordo del traghetto di linea scortato da jet da combattimento e da una nave da guerra. Gotland rappresenta un sito importante dal punto di vista strategico militare, soprannominata difatti anche “portaerei fissa”, e l’esercito svedese ha schierato in tutto 4 navi da guerra e un numero imprecisato di truppe di terra e aerei in assetto da guerra, intensificando così una situazione che ricorda i tempi della guerra fredda. Il motivo è un’importante esercitazione militare navale russa che ha scatenato l’allarme a livello regionale.

La Russia, sollecitata dalle recenti esercitazioni della NATO avvenute nell’area, dai crescenti disordini organizzati in Bielorussia contro il presidente Lukashenko e dalla recente ridistribuzione delle truppe americane dalla Germania alla Polonia deciso dal presidente Trump, ha fatto salpare martedì le sue navi dalla regione di Kaliningrad per un finto assalto anfibio sul territorio russo vicino a San Pietroburgo. Della flotta russa sono partite tre grandi navi. Una civile dell’Accademia delle scienze per il monitoraggio dello spazio, un cacciatorpediniere e un incrociatore missilistico, accompagnate da due dragamine per la bonifica del mare e da un pattugliatore navale. Dall’enclave russa che si trova tra la Polonia e la Lituania, le navi risaliranno le coste delle ex tre repubbliche sovietiche (oggi membri della NATO) e viaggeranno nelle vicinanze delle coste svedesi e finlandesi in acque russe e internazionali.

Le forze navali russe avevano già coinvolto il 3 agosto nel Mar Baltico le flotte russe del Mar Baltico, del Nord, del Mar Nero e la flotta del Caspio in esercitazioni militari denominate Ocean Shield condotte dall’ammiraglio in capo della Marina russa Nikolai Yevmenov. In tutto sono intervenute più di 30 navi militari di vario tipo accompagnati da aerei da difesa, antisommergibili, bombardieri missilistici e aerei cisterna, facendo attenzione a non violare le regole internazionali per le esercitazioni militari.

La Svezia interpreta queste esercitazioni come una minaccia e ha deciso di militarizzare l’isola di Gotland, anche se pare davvero improbabile che la Russia vuole fare dell’isola un obiettivo. Il ministero della Difesa russo ha descritto questa finta invasione di terra dei marines russi come una dimostrazione della sua prontezza navale.

Le tensioni tra Russia e Occidente sono aumentate bruscamente nel 2014 dopo che la Russia ha annesso la Crimea, facendo intervenire militarmente l’Ucraina, dopo il rafforzamento militare ai confini orientali della NATO voluto dal presidente Putin, e scuotendo gli stati baltici con esercitazioni rapide. Pratiche militari che hanno sollevato timori di aggressioni. In realtà, si tratta di esercitazioni pianificate per far valere sempre più l’abilità militare.

Per la cronaca storica, l’isola di Gotland fu occupata dalle forze russe nel 1808 durante la guerra con la Finlandia, ma dopo un mese le forze svedesi riuscirono a cacciare i russi e non ci fu più nessun tentativo di reclamo.