Due fidanzati trucidati nel loro appartamento a Lecce, è caccia all’assassino

Daniele ha tentato invano di difendere Eleonora: l’assassino si è accanito con estrema violenza

Via Montello, civico 2, Lecce. Una scia di sangue macchia le scale del condominio. I vicini di casa, che hanno sentito urla disperate e tonfi, forzata la porta, entrano. La macabra scoperta: due cadaveri giacciono trucidati.

I corpi sono di Daniele De Santis, arbitro di 33 anni di Lega Pro e della fidanzata di 30 anni, Eleonora Manta. Sopraggiunge il 118, per loro non c’è più nulla da fare. La vittima maschile, nel 2017, era stata direttore di gara e aveva esordito come quarto uomo in serie B. Era anche amministratore di condominio. Eleonora, invece, lavorava all’Inps.

I due erano una coppia felice, affiatata.

Finora, nessun movente appare plausibile. Dall’autopsia, effettuata stanotte dal medico legale Roberto Baglio, sono emersi i primi risultati: l’assassino si è accanito con estrema violenza contro la ragazza, Eleonora. Daniele avrebbe cercato inutilmente di difendere la fidanzata

Le videocamere di sorveglianza hanno visto dileguarsi un uomo di corporatura media, di alta statura, con cappuccio e zaino in spalla, e, soprattutto, guanti.

Al momento nessun nome iscritto nel registro degli indagati, anche se le due vittime avrebbero urlato il nome di “Andrea” nell’agonia, prima di morire. Chiamavano aiuto o invocavano pietà?

Nel frattempo è stato fermato un 37 enne, residente ad Aradeo, che si chiama proprio Andrea: l’uomo sarebbe stato interrogato ma poi rilasciato.