L’amaro sfogo di Sergio Morisoli

COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA  Le cronache e i commenti dei media il giorno dopo del 38 a 37 sono lapidari. Per loro chi ha vinto sono i buoni, i giusti, i benefattori dell’umanità e depositari della pietà e chi più ne ha più ne metta. Gli altri sono mascalzoni e banditi retrogradi incappucciati che vorrebbero gettare il Paese nelle tenebre. A ognuno il suo giudizio. Una cosa però non la si può lascar scappare, è la solfa dello Stato di diritto che solo i vincitori di ieri rispetterebbero. Come se gli articoli 75 e seguenti (alta vigilanza) e gli articoli 39 ( commissione parlamentare di inchiesta) della Legge sul Gran Consiglio invocati da noi che abbiamo perso, non facessero parte dello stesso Stato di diritto invocato ad ogni angolo da scribi e farisei che percorrono editoriali, interviste e portali. Come se osare a far votare il Parlamento fosse illegale, e seguire la Legge che lo prevede non fosse parte integrale di quello stesso Stato di diritto che gli eroi e le eroine di ieri tanto strillano. Tanto per precisare, anche noi siamo stati eletti democraticamente come loro. Leggeremo sul Mattino perché volevamo la CPI visto che ai cronisti di Palazzo interessava poco farlo sapere.

Sergio Morisoli

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Che i vincitori di ieri abbiano vinto chissà che è assai dubbio. L’abusatore non c’entra perché è affidato alle tenere cure dei tribunali. Ma il secondo uomo rimarrà sospettato e non avrà la sacrosanta possibilità di dimostrare la correttezza del suo operato.

Il PS, che ha giocato facendo una finta, è stato salvato dal PLR, questo è un fatto. Han fatto bene i liberali? Non so. Avevano il diritto di farlo? Sì.

I cattivi – perfetti nel loro physique du rôle – sono Fiorenzo Dadò e Tuto Rossi. Ma in questi “temp da guèra” tutto  è sopra le righe, persino il comunicato del PLR che usa un linguaggio eccessivo e violento (ammettiamo pure che sia per il traboccare dell’indignazione).

Chiudo rivolgendo un pensiero al giudice Villa, la cui inattesa esternazione (che tutti conosciamo) è alla radice di questa tempesta. Con poche parole ha ottenuto un risultato eccezionale!