Si sono tenute oggi, a Lecce, le esequie per i fidanzati trucidati da un (ancor ignoto) assassino.

Dopo due giorni dall’autopsia, i corpi straziati dei due giovani sono stati restituiti ai famigliari.

Daniele verrà sepolto con la divisa da arbitro, Eleonora, in abito da sposa, così come avrebbe voluto raggiungere Daniele all’altare.

La salma di Daniele verrà tumulata nel cimitero di Specchia dove il padre, sottoufficiale in pensione dell’aeronautica Militare, è originario, quella di Eleonora nella sua Seclì, che ha proclamato il utto cittadino.

Per ragioni dovute all’emergenza sanitaria, i funerali, che i famigliari delle vittime avrebbero voluto assieme, si sono dovuti tenere separati: questa mattina si è tenuto quello di Daniele De Santis, arbitro e amministratore condominiale di 33 anni. Per l’ultimo, straziante saluto, un mare di amici, con una maglietta bianca, con su la scritta stampata “qui c’è tutto a dire che ci sei. Fa buon viaggio e riposa, se puoi”.

Tutti si domandano chi possa aver fatto del male a un ragazzo simile, così perfetto, così buono a cui “non si poteva volere che bene” e alla sua fidanzata, così bella, così dolce.

L’arcivescovo Michele Seccia ha fatto appello anche al killer “si costituisca” ha detto “o non avrà pace”.

Nel frattempo è emerso un biglietto strappato, macchiato di sangue, che l’assassino deve aver perso durante la fuga, dopo il terribile atto. Ricomposto, il biglietto ha dato forma a una mappa, proprio come nei film thriller, che serviva al killer per evitare le telecamere. Ciò non gli ha impedito di farsi cogliere in un video, anche se era bardato e irriconoscibile.

Nel pomeriggio, a Secli, paese d’origine di Eleonora, 30 anni, si terranno i funerali della ragazza.

L’assassino, come è emerso dall’autopsia, si è accanito con estrema violenza contro la ragazza e si è poi scagliato contro il di lei fidanzato che ha tentato, invano, di difenderla.