Pence e Harris non rispondono alle domande, i democratici patetici per una mosca, Kamala è indiana non africana

Il confronto tra i due candidati alla vicepresidenza, rispettivamente la democratica Kamala Harris e il repubblicano Mike Pence. È avvenuto con incredibile tranquillità, forse un po’ stantia, coi toni di una mozzarella senz’olio o pepe.

La conduzione da parte della moderatrice Susan Page, professionista del quotidiano USA Today è anche troppo morbida, permettendo ai candidati di esprimere il proprio parere ma anche di aggirare le domande.

Le risposte, edulcorate e spumose, non si sono fatte attendere nella loro evanescenza.

In merito alla salute di Donald Trump, Pence ha ringraziato medici, infermieri e sostenitori, in merito al numero dei giudici alla Corte Suprema (non si è ancora capito se i Democratici vogliano o no aumentarne il numero da 9 a 11), Harris non ha risposto.

Riguardo il clima, Pence ha spostato la questione sulle tasse, Kamala non ha chiarito come mai ella si sia posta contro l’estrazione di petrolio e gas naturale dalle rocce, mentre il suo candidato presidente Biden sia contrario al divieto.

Il parossismo si è intrecciato attorno alla figura di Kamala Harris, che non è africana, bensì indiana, e alla necessaria demolizione del falso stereotipo cucitole addosso dai poco professionali media di “angry black woman”.

La bassezza della campagna politica da parte dei democratici si è rivelata quando una mosca si è posata sulla testa di Pence: il comitato di Biden ha dedicato subito un account alla mosca stessa. Della serie, più patetici si è, meglio è.

Altro punto spinoso della questione è stato l’aborto: se da un lato i conservatori si battono contro l’interruzione di gravidanza volontaria oltre i tre mesi, dall’altro Pence si è definito “pro life” senza però ricordare le sue motivazioni.

Se il precedente dibattito presidenziale era stato infuocato, contestato, criticatissimo, questo confronto vicepresidenziale è stato tanto pacifico quanto insignificante.

Il discusso precedente dibattito
la moderatrice Susan Page