Non pagare le tasse e ridurre l’inquinamento in barba alla tassa sul CO2

Nello scorso anno il tema inquinamento e clima, in buona parte grazie a studenti svogliati e teenager con problemi di rabbia ha preso la piega peggiore che il cittadino medio potesse aspettarsi: ha indotto i politici, spesso in cerca di nuove scuse poco fantasiose, con cui appioppare tasse quale “soluzione miracolosa” ai problemi che affliggono il mondo.

Esiste un problema climatico? Non so rispondere a questa domanda, ma in ogni caso è giusto battersi per salvaguardare il clima, almeno fin quando Elon Musk non farà appartamenti su Marte. È giusto e lodevole evitare di pagare le tasse quando si può? Certamente!

Curiosamente, da tutto lo spettro politico, soluzioni reali in grado di accontentare sia ecologisti che automobilisti non mi pare ne siano arrivate. Rimediamo subito.

L’E85 è una miscela all’ 85% di alcool (etilico, a volte metilico) e il restante 15% da benzina. Il prezzo al litro di alcool industriale, ad uso non alimentare e cosmetico è di circa 70 ct al litro. La benzina 95 ottani è attualmente a 1.30 chf /litro. Miscelate il tutto ed otterrete un combustibile a 110 ottani per il costo di 80 centesimi al litro (ovvero un bel risparmio, considerando che la 100 ottani costa 2 fr al litro!)
Per i biocarburanti di produzione svizzera prodotti in modo ecologico, esiste l’esenzione fiscale, quindi niente tasse sul carburante (se non quelle già incluse nel 15% benzina).

Bene, la prima fetta di utenza che odia le tasse è già contenta.

L’alcool è prodotto da scarti vegetali ed alimentari, ovvero delle piante hanno fissato il CO2 per svilupparsi. Bruciandone l’alcool si rilascia lo stesso quantitativo, quindi si va a ridurre dell’85% l’emissione di nuova CO2.

Oltre a ciò, la produzione di combustibili a km0 ci permette di smarcarci da assurde logiche geopolitiche in cui l’occidente deve scendere a patti con regimi mediorientali per ottenere l’oro nero. Anche gli ecologisti ora saranno contenti.

A questo punto passiamo al veicolo: alcuni marchi come Fiat e GM prevedono l’utilizzo di E85 in vari loro modelli senza alcuna modifica. La quasi totalità delle auto permette l’uso di una certa percentuale di E85. Domandate alla vostra concessionaria/garage di fiducia se il vostro modello è predisposto all’utilizzo di E85, in caso contrario saranno in grado di apportare cambiamenti.

Se il vostro veicolo non è predisposto di fabbrica e non intendete affidarvi ad un’officina, esiste una ricetta applicabile dall’appassionato di meccanica comune, sistemi utilizzati peraltro laddove l’E85 sia già disponibile:

– Controllate che i vostri tubi benzina non si rovinino con l’alcool, idem pompa benzina ed iniettori.
– Modificate la mappatura della centralina facendo aggiungere il 30% di combustibile ad apertura iniettori , in alternativa installate degli iniettori con il 30% di portata maggiore.

Chiaramente, prima di inventarsi esperti di meccanica è bene informarsi su quale sia la strada più adatta per convertire il proprio veicolo ed evitare danni. A quanto riferito sulle schede ASA, l’utilizzo di carburanti alternativi non va segnalato al centro collaudi e non va richiesto un nuovo collaudo. Nel dubbio comunque, un telefonata all’ufficio tecnico di Camorino non è una brutta idea, non sia mai che qualche burocrate ci abbia messo lo zampino.

Pertanto, viva il clima ed abbasso le tasse!

Maurizio Taiana