Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha annunciato nuove misure di restrizioni necessarie dopo aver raggiunto il livello non più sostenibile di 550 nuovi casi di coronavirus ogni 100 mila abitanti. Un coprifuoco notturno e un arresto parziale non sono riusciti a controllare l’aumento vertiginoso dei casi nel paese. Era la migliore della classe durante la prima ondata, ora l’Austria è tra le peggiori al mondo con il più alto tasso di nuove infezioni.

A causa della drammatica situazione negli ospedali con una media di 7 mila casi di Covid-19 al giorno, dove il numero dei pazienti in terapia intensiva sta crescendo, l’Austria ha deciso di imporre un blocco a livello nazionale a partire da martedì prossimo. Il governo federale ha deciso di chiudere le scuole passando all’insegnamento completamente online. Le scuole primarie e secondarie si uniranno con la formazione a distanza. Chiudono i negozi non essenziali e tutte le persone saranno obbligate a rimanere a casa tranne per andare al lavoro, procurarsi le provviste necessarie o fare passeggiate ed esercizio fisico, almeno fino al 6 dicembre. L’obiettivo è salvare il Natale e il tempo che lo precede.

Kurz ha giustificato la nuova misura affermando che le misure precedenti non avevano ridotto sufficientemente il numero dei contagi. Al contrario, in alcuni stati federali come la Carinzia, il Vorarlberg e l’Alta Austria si è registrata una ulteriore crescita esponenziale. Il cancelliere ha anche annunciato che alla fine del periodo di blocco nazionale si testerà tutta la popolazione. “Uno strumento di prova di massa prima di Natale”, ha detto Kurz, specificando le fasi del processo logistico preparato dalle forze armate insieme agli Stati federali. “La ricerca dei contagi deve essere migliorata”, ha aggiunto, spiegando che al momento i funzionari sanitari non sono in grado di rintracciare il 77% dei nuovi casi.

Non è facile imporre un blocco rigido, ma la pandemia non lascia altra scelta neanche all’Austria. Molti operatori sanitari si stanno avvicinando all’esaurimento, “Le nuove misure di controllo delle infezioni, sono l’ultima possibilità per fermare un collasso degli ospedali”, ha avvertito il ministro della Salute Rudolf Anschober. Parole che sono state riprese dal sindacato dei medici tedeschi, compresi anche quelli della vicina Germania, sostenendo che se non si riuscirà ad alleviare la tensione sul personale sanitario, molte unità di terapia intensiva supereranno il punto di rottura.

Il ministro austriaco della Finanze, ha detto che gli aiuti per la perdita di entrate commerciali a causa delle nuove restrizioni, saranno almeno raddoppiati. Ristoranti e hotel potranno chiedere l’80% delle entrate come risarcimento. Lo stesso per i servizi come parrucchieri, saloni di bellezza e centri di massaggio. I negozi potranno richiedere dal 20% al 60% a seconda delle dimensioni del settore. L’estensione del blocco nazionale aumenterà il costo del risarcimento ad almeno 3 miliardi di euro, da 1,5 miliardi stanziati in base alle precedenti restrizioni.

Non poche le critiche sollevate nei confronti del governo federale per non aver preso in tempo precauzioni nel settore sanitario né in termini di personale né di infrastrutture. “L’Austria non è la sola ad avere problemi con il coronavirus. Molti sono asintomatici e c’è il rischio che ne infettino altri. Ogni contatto è uno di troppo”, ha ripetuto il cancelliere Kurz che ha difeso il severo blocco con parole drammatiche, ammettendo però che le misure avrebbero dovuto essere prese in considerazione molto prima.