La regina Maria Antonietta aveva i capelli biondo cenere e gli occhi blu. Più due secoli fa, l’ultima sventurata sovrana di Francia, martire trentaseienne della Rivoluzione, infilò il suo piede minuto in una scarpa beige, di pelle, ricoperta di seta. Una calzatura semplice, per la verità, che contraddice il mito della regina nel lusso più sfrenato. Ebbene, la calzatura numero 36, lunga appena 22, 5 cm, con una suola in cuoio e un tacco di 4,7 cm, deteriorata dal tempo, è passata di mano in mano da famiglia in famiglia, con la religiosa scritta, sul tallone, “Soulier de Marie Antoniette, donné à M. de Voisey”.
Sarà veramente la scarpina della regina, quella che la casa d’aste Osenat, responsabile del dipartimento, vende con stima dagli 8 ai 10 mila euro? Per la casa d’aste non sembrano esserci dubbi, anche per la forma, le sue cuciture, i materiali e la sua origine.
Alla fine, la scarpina è stata battuta all’asta per un prezzo di gran lunga superiore: 43.750 euro, una cifra esorbitante per quel piedino di fata.
La scarpina fu infatti presa da Madame de Lachapelle, moglie di Charles Gilbert, nata Marie Emilie Leschevin, amica intima di Madame Campane, prima cameriera della regina, e antenata degli attuali proprietari, i quali hanno deciso, ora, di vendere il prezioso cimelio.
Ma non è tutto: la casa d’aste mette in palio altri preziosi cimeli dei sovrani di Francia. Si stima tra i seimila e gli ottomila euro un baule da viaggio del guardaroba di Maria Antonietta quando, Dauphine quattordicenne, raggiunse la nazione che l’avrebbe resa regina e poi, ventidue anni dopo, condannata alla ghigliottina.
C’è poi un altro baule, quello di Marie Thérèse, la figlia adolescente della regina e di re Luigi XVI, unica della famiglia reale ad essere scampata al massacro, che la giovinetta portò con sé alla prigione del Tempio.
Infine, una lettera, firmata da Caterina de Medici, data 1582, stimata tra i mille e i mille cinquecento euro.
Insomma, se siete amanti della storia ed estimatori del sangue blu versato in place de la Concorde, fatevi avanti.