WASHINGTON, DC - SEPTEMBER 11: U.S. President Donald Trump and first lady Melania Trump place their hands over their hearts on the South Lawn of the White House during the playing of "Taps" at a ceremony marking the September 11 attacks September 11, 2017 in Washington, DC. Today marks the 16th anniversary of the attacks that killed almost 3,000 people and wounded another 6,000. (Photo by Win McNamee/Getty Images)

The Donald non ha ancora accettato la sconfitta, né la vittoria di Joe Biden, ma se, invece, capitolasse, potrebbe perdere anche la terza e attuale moglie. La quasi ex first lady Melania Trump starebbe “contando ogni minuto fino a quando lui non sarà più in carica, per poter divorziare” secondo le parole di Omarosa Manigault, già star televisiva del programma «The Apprentice» che ha inaugurato le danze sulle speculazioni post sconfitta di Trump, il quale, dal canto suo, continua la battaglia legale per restar sul trono.

Nel frattempo però, i Media non si lasciano scappare una così ghiotta occasione e il Sun, ha già iniziato a calcolare che l’ex modella incasserebbe almeno 50 milioni di dollari in caso di separazione.

Già dal 2017 si erano aperte speculazioni su perchè la moglie non avesse seguito il marito a Washington e òa versione ufficiale era stata che Melania esigeva di restare a New York per consentire al figlio Barron di completare l’anno scolastico.

Le voci che già allora correvano erano basate sulla tesi che il vero motivo del ritardo fosse la volontà di rinegoziare il «prenup», cioè l’accordo pre matrimoniale sulla divisione dei beni in caso di divorzio, per rimpiazzarlo con un «postnup» ovvero un accordo che tenesse conto degli oneri dovuti ai doveri di First Lady.

Melania ha sempre voluto, dicono gli amici, che suo figlio Barron, oggi 14 anni, fosse messo sullo stesso piano dei fratelli Eric e Don, e delle sorelle Ivanka e Tiffany, cosa pressoché impossibile data la predilezione di The Donald per Ivanka, la diletta consigliera bionda, oggi 38 anni.

Secondo le voci di corridoio, Melania avrebbe firmato una specie di contratto, con cui si impegnava a restare al fianco del marito fino a quando sarebbe rimasto alla Casa Bianca ma, non appena il mandato fosse finito, avrebbe avuto l’agognata libertà di divorziare, con tutti i benefici previsti dal «postnup».

La “pettegola” reale Omarosa, ha sostenuto che “Se Melania gli infliggesse la suprema umiliazione di lasciarlo mentre è ancora in carica, Trump troverebbe un modo per punirla” ed è per questo che Melania starebbe attendendo che Donald accettasse la sconfitta, come consigliatogli, peraltro, dal genero (marto di Ivanka) Jared Kushner.

Ad oggi, tuttavia, le voci sul (pur probabile) divorzio di Melania restano soltanto ufficiose, ma i maligni speculano e ogni gesto della First Lady è stato sino ad oggi esaminato ai limiti della schizofrenia, per individuare i segnali di una sua, eventuale, insofferenza.

Dallo slogan «Liberate Melania!», alle speculazioni sulla mano di lui da lei rifiutata sulla scaletta dell’Air Force One, al di lei appoggiarsi sul braccio del militare durante la recente cerimonia del Veterans Day, all’(infondato) ordine di sorridere che The Donald avrebbe “inflitto” alla consorte, nei duri giorni del vandalismo dei Black Lives Matter.

La foga di far volgere ogni indizio alla conferma delle speculazioni, dovrà attendere, prima di esplodere, la certificazione della vittoria di Biden, nonché il 20 gennaio, data in cui Donald (forse) lascerà la Casa Bianca: se allora Melania chiederà il divorzio, allora il metodo sperimentale degli speculatori potrà dirsi valido.

Nel frattempo gli avvocati del terrore si basano sui precedenti del caso, ovvero sui divorzi richiesti da Ivana e Marla Maples, per prevedere cosa possa esigere Melania.

La prima moglie, madre di Don, Eric e Ivanka, ricevette nel 1992, 14 milioni di dollari, una villa in Connecticut, un appartamento al Trump Plaza di New York, l’uso di Mar-a-Lago per un mese ogni 12, e 650.000 dollari annuali per gli alimenti dei figli.

Marla, invece, avendogli partorito soltanto Tiffany ed essendo stata in prima persona colta in fragrante con l’amante, guardia del corpo, si era dovuta accontentare di 2 milioni.

Melania, invece, lavorando come First Lady, ed essendogli sempre stata accanto, potrebbe esigere anche 50 milioni, un paio di case, e forse la stessa cosa per Barron di cui avrà la custodia, e benefici tipo l’uso dell’aereo privato con 72 ore di preavviso. Potrebbe anche, però, contestare l’accordo, come avevano fatto Ivana e Marla, alzando un po’ il prezzo. E pensare che recentemente si era definita “ragazza dell’est cresciuta sotto il regime comunista, sognando l’America” … ammazza, il sogno si è avverato!… A Meno che Donald non vinca la causa e, sorprendendo tutti, sia lui il 46esimo presidente per i prossimi 4 anni.