Il consigliere federale Alain Berset ha sporto denuncia al Ministero pubblico della Confederazione (MPC) per un tentativo di estorsione che ha subito un anno fa, nel dicembre del 2019. La denuncia riguarda in particolare una donna, questa avrebbe minacciato Berset di rendere pubblici alcuni dettagli della corrispondenza privata che ha avuto con lui, incluse foto e messaggi. Per non divulgare queste informazioni ha chiesto una somma di 100mila franchi.

In seguito alla denuncia la donna è stata arrestata lo scorso 13 dicembre 2019 e nel mese di settembre di quest’anno invece è stata condannata a 150 aliquote giornaliere da 30 franchi sospese per due anni. A suo carico anche le spese legali e procedurali. La storia è stata resa pubblica pochi giorni fa da Weltwoche ed è stata confermata dal MPC.

Il giorno prima di essere arrestata la donna ha fatto marcia indietro ritirando la richiesta di denaro, restituendo gli originali dei documenti che aveva fatto avere al consigliere per email e affermando che le accuse che ha rivolto a Berset fossero false. Ha inoltre accettato di cancellare tutto da tutti i dispositivi elettronici che ha usato, garantendosi così uno sconto della pena.

Per questioni di privacy, i due hanno chiesto che il contenuto delle accuse che la donna ha rivolto a Berset rimangano segrete. Le poche indiscrezioni trapelate parlano di accuse “false e diffamanti” che riguardano la vita privata di Berset, in particolare riferite a fatti datati 8 anni fa.