Le prime somministrazioni del vaccino per il Covid-19 sono state eseguite questa mattina nel Regno Unito. Alle 6.30 del mattino la novantenne Margaret Keenan di Coventry è diventata la prima persona ad essere vaccinata al di fuori dei test clinici effettuati da Pfizer. La donna, ex commessa di gioielli, era andata in pensione soltanto quattro anni fa e oggi dichiara di sentirsi privilegiata per aver potuto ricevere per prima il vaccino: “È il più bel regalo in anticipo che potessi desiderare perché significa che posso finalmente iniziare a pensare a trascorrere del tempo con la mia famiglia e gli amici nel nuovo anno, dopo essermene rimasta sola per quasi un anno”.

Ben 800mila dosi sono già pronte per essere somministrate nelle prossime settimane al personale sanitario e ad altri anziani a rischio come Margaret. In tutto il governo britannico vorrebbe vaccinare circa 4milioni di persone entro la fine del 2020 ma non è chiaro se la distribuzione del vaccino permetterà di raggiungere questa quota.

Per quanto riguarda il vaccino prodotto da Pfizer-BioNTech, ogni persona dovrebbe ricevere due dosi a circa tre settimane una dall’altra. Finora il governo britannico ha acquistato 40milioni di dosi, ovvero quelle necessarie per vaccinare 20milioni di persone. La fascia della popolazione a cui i vaccini sono destinati si allargherà man mano e i tempi dell’intera operazione potrebbero variare molto a dipendenza della disponibilità dei vaccini e dalla velocità di fornitura.

La decisione del Regno Unito di approvare il vaccino in tempi così rapidi ha attirato qualche commento negativo. La FDA americana e la EMA dell’UE stanno infatti ancora valutando i dati forniti dalla casa farmaceutica sui test clinici. Negli USA una prima valutazione dovrebbe essere rilasciata entro la fine di questa settimana e anche nell’Unione Europea la data della fine delle verifiche potrebbe essere già quella del 12 dicembre.

In circostanze non straordinarie, il processo di approvazione di un vaccino segue una strada decisamente più lunga, ma data l’emergenza da pandemia la verifica della validità del vaccino è molto più accelerata. In ogni caso gli organi competenti valutano sempre la situazione per bilanciare al meglio i rischi e i benefici di una approvazione. Inoltre le verifiche proseguono anche dopo l’emissione sul mercato e il farmaco può essere ritirato in tempi rapidissimi.