Erdogan, da sempre dalla parte dei palestinesi e dei musulmani in generale, postosi da sempre contro Ryad-Usa-Tel Aviv, ha trasformato la Turchia nel covo della Fratellanza Musulmana.

La questione, però, riguarda anche le posizioni di Grecia, Egitto e Israele riguardo il gasdotto Eastmed.

Il presidente Recep Tayyip Erdoğan vorrebbe coinvolgere Israele nella Zona economica esclusiva e vorrebbe proporre un accordo marittimo Israele-Turchia: dall’accordo, però, Erdogan vorrebbe escludere la nemica “storica” della Turchia, da questa invasa nel ‘900: Cipro.

Israele ha perciò rifiutato. Ankara, però, guarda ancora a Tel Aviv, perché nonostante le notevoli enormi difficoltà del sistema finanziario della Turchia, Erdogan vorrebbe rientrare nel mercato internazionale.

La Turchia è stata duramente messa alla prova dal Covid e dal deprezzamento della lira. La ripresa che ha reso la Turchia capace di dirsi sovraperformante rispetto a tutte le nazioni del G20, è tuttavia paurosa per i Paesi limitrofi, su cui il “Sultano” Erdogan vuole estendere il proprio protettorato islamico. Tuttavia, secondo un recente sondaggio, il 55,3% dei cittadini turchi ritiene che la propria situazione economica sia destinata a peggiorare.