«Tutto ciò che non è ancora caduto sta cadendo dalle rovine di Petrinja», è il triste annuncio di Darinko Dumbović, il sindaco di Petrinja, nella sua apparizione a “Dobro jutro” su HRT, la tv di Stato croata.

Petrinja ora

Sette le vittime finora, tra cui una ragazzina di 12 anni e un giovane di 20 anni, decine i feriti. Il sindaco Dumbovic, ha continuato parlando di totale distruzione.

Dopo il terremoto devastante di ieri, martedì 30 dicembre, questa mattina i residenti a Zagabria, a Karlovac, a Sisak e anche in Slovenia riferiscono di essere stati svegliati da nuove scosse di terremoto: altre tre scosse, infatti, hanno fatto tremare la popolazione. Nella regione di Zagabria, nei pressi di Donje Mokrice  a sud di Petrinja, alle 6.15, è stata registrata la prima di magnitudo 4.7, seguita da un’altra, avvenuta alle 6.26 di magnitudo 4.8, questa volta nelle vicinanze di Letovanic, infine, una terza, con magnitudo 3.9, la più debole, si è verificata alle 6.29.

Petrinja prima del terremoto

Alle 9.21 un’altra scossa ha fatto tremare la terra attorno a Zagabria a una profondità di soli 10 km.

Dal Friuli e dal Veneto sono partiti questa mattina i rinforzi, i presidenti delle Regioni, rispettivamente Massimiliano Fedriga e Luca Zaia, hanno twittato di essere in procinto di portare sostegno agli amici Croati; l’esercito e la Protezione civile si è infatti messa in viaggio con le tende. Anche il governo della Croazia si è mobilitata per aiutare i propri terremotati, moltissime sono fortunatamente le offerte di ospitalità arrivate in poche ore a chi è rimasto senza casa.

L’Esercito croato è arrivato stamattina a Petrinja e ora si sta prendendo cura dei numerosi anziani ospiti dell’ospedale locale. Molte sono le persone che hanno passato la notte in macchina.

il sindaco di Glina, Stjepan Kostanjević, fa sapere che ci sono «35-36 insediamenti colpiti dal terremoto e dobbiamo ancora visitarli. L’aiuto arriva da tutte le parti, sono necessarie le tende. Da qualche parte le case vengono rase al suolo, i camini cadono, la gente ha paura, dobbiamo calmare la situazione. Non sappiamo cosa porterà la giornata, ci sono state alcune scosse questa mattina e abbiamo sentito che ci sono stati altri crolli»

«Questa seconda notte insonne per Sisak e Banija è una grande pressione per il futuro e l’esistenza. Stiamo affrontando tutto questo insieme» ha continuato il sindaco di Petrinja Darinko Dumbović.

Nel frattempo, anche a Verona, è avvenuto il terremoto: tre scosse di magnitudo 4.4, in due ore, hanno generato panico e decine di chiamate in poche ore. In Veneto e in Friuli Venezia Giulia è stata avvertita la scossa di 6.4 gradi.