Tutto quel che è stato il 2020 dalla Nascita di Cristo e il 2773 ab Urbe condita

Per il calendario gregoriano l’anno che volge al termine è il 2020. Ab Urbe Condita, il 2773, ovvero il MMDCCLXXIII. Se scrivessimo ancora in numeri romani, sarebbe MMXX. Emme emme ix ix. Una sigla quasi inquietante, per un anno che è stato denso di eventi, nel bene e nel male. Rivediamolo in un quadro riassuntivo, mese per mese.

A gennaio, gli incendi in Australia dopo aver già ucciso 500 milioni di animali, iniziano ad essere domati, grazie anche alla Royal Australian Navy e dalla Royal Australian Air Force nel Nuovo Galles del Sud. In Croazia, l’ex primo ministro Zoran Milanović vince le elezioni presidenziali, l’Iran lancia missili contro basi militari statunitensi in Iraq per rappresaglia dopo l’uccisione di Qasem Soleimani che era avvenuta il 3 gennaio all’aeroporto internazionale di Baghdad: vengono danneggiate due basi militari statunitensi situate in Iraq, e, per errore, viene anche abbattuto l’Ukraine International Airlines 752 uccidendo 176 persone.

In Cina, dopo le elezioni generali a Taiwan, scoppia un’epidemia di un nuovo ceppo di Sars-Covid 19, la città-focolaio di Wuhan viene messa in quarantena, così come tutta la provincia di Hubei, ma alla fine del mese, l’Organizzazione mondiale della sanità dichiara l’epidemia del nuovo coronavirus “emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”.

La paura ancora non incombe, ma i timori già serpeggiano. Ancora nessuno immagina la più grande catastrofe sanitaria stia per abbattersi sul mondo intero.

Nel frattempo, in Turchia nella provincia di Elâzığ ha luogo un terremoto di magnitudo 6.7, che uccide 41 persone e ne ferisce 1 607, e il 31 gennaio il Regno Unito cessa ufficialmente di essere uno Stato membro dell’Unione europea, avviando la transizione definitiva della Brexit.

Il mondo sembra continuare per il proprio cammino, il presidente statunitense Donald Trump viene assolto dal Senato dall’impeachment a suo carico, risultando le accuse nulle. Poi, la borsa del Dow Jones precipita: il timore per l’epidemia di Covid 19 inizia a farsi sentire.

Febbraio, il mese del Carnevale, degli aperitivi serali con gli amici, mentre soffia l’Aquilone annunciando la primavera imminente, viene stroncato da una Quaresima senza resurrezione e senza speranza: scatta la quarantena, in Italia, le Università vengono chiuse, le attività lavorative cessano di svolgere le loro mansioni, per intere settimane la gente vive in un angosciante limbo, reclusi in se stessi.  L’11 marzo, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) dichiara che l’epidemia di COVID-19 è una pandemia.

I morti saranno 1.765.265 (fonte ministero della Salute). La situazione sarà tragica per milioni di persone, tra disoccupazione, depressione da isolamento e stress emotivo. Poi, tra lockdown e permessi stringati, il mondo, piano piano, si rialza: gli studenti “scoprono” la DAD, la “didattica a distanza”, che se da un lato ha lo svantaggio di non seguire gli alunni da vicino, dall’altra ha un impatto positivo sulla terra, limitando l’inquinamento, e permettendo, comunque e nonostante tutto, lo svolgersi delle lezioni. Per studenti e professori, bambini, ragazzi e adulti, dalle elementari all’Università, la DAD rivoluziona il modo di “fare scuola”: anche le lauree, spesso, vengono discusse a distanza. Un modo obbligato, ma non necessariamente negativo, di conoscere sé stessi.

La primavera, finalmente, ritorna, fragile e di cristallo. A maggio la NASA annuncia la scoperta, grazie al telescopio MPG/ESO, del primo buco nero situato in un sistema stellare visibile a occhio nudo (HD 167128), quasi un simbolo del progresso che, nonostante tutto, continua. Lo stesso mese, la navetta spaziale Crew Dragon, realizzata da SpaceX in collaborazione con la NASA, viene lanciata diventando la prima navicella americana con equipaggio a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale dopo la cancellazione del programma Space Shuttle, e la prima realizzata da una compagnia privata ad avere un equipaggio. Ancora, a luglio, la NASA darà inizio alla missione Mars 2020 per cercare primordiali segni di vita sul pianeta rosso; la missione includerà anche esperimenti per preparare future missioni con equipaggio.

Sulla terra, però, l’America ricade nel sangue: il 25 maggio, in seguito all’uccisione del pregiudicato afroamericano George Floyd da parte di un poliziotto a Minneapolis, negli Stati Uniti d’America scoppiano numerose proteste nelle principali città: i manifestanti, ignorando quasi completamente le precauzioni anti contagio, danno fuoco ad edifici e creano pesanti sommosse. Numerose statue vengono distrutte, in quanto, a detta dei manifestanti dei Black Lives Matter, esponenti del “suprematismo bianco”.

In estate, precisamente a luglio, la Germania assume la presidenza di turno dell’Unione Europea per la quarta volta, in agosto due forti esplosioni devastano il porto della capitale libanese Beirut, provocando il crollo di alcuni edifici e causando oltre 200 decessi e 7 000 feriti; in Bielorussia viene rieletto per la sesta volta il Presidente uscente, in carica dal 1994, il conservatore Aleksandr Lukašenko, suscitando numerose proteste.

A settembre scoppia la guerra nella regione del Nagorno Karabakh tra le forze armate armene e quelle azere, sostenute dalla Turchia, la cui sanguinosa vittoria sarà festeggiata da Erdogan in persona, che in questo stesso anno, forte del proprio suprematismo islamico, ha trasformato la Basilica di Santa Sofia, da museo a Moschea, suscitando numerose polemiche nel mondo dotto dei bizantinisti.

A novembre, il candidato democratico Joe Biden vince per un soffio le elezioni presidenziali statunitensi, determinando la fine del mandato dell’avversario repubblicano Donald Trump.

Infine, per la Vigilia di Natale, viene raggiunto un accordo di libero scambio tra il Regno Unito e l’Unione Europea, sancendo definitivamente l’uscita dell’Inghilterra dall’Europa. Così com’era iniziato, quest’anno è finito, ovvero con il concretizzarsi dell’uscita di Albione da Europa. In mezzo, un’apocalittica serie di eventi.

Poiché, forse, proprio quando sembra la fine, è soltanto l’inizio, di una nuova era. E chissà che non siamo davvero cambiati, un po’, tutti noi, nell’avere perduto qualcosa, e nell’avere ottenuto qualcos’altro. Forse, l’isolamento ha fatto sì che ognuno pensasse in se stesso, e in se stesso trovasse quel che là fuori, indiscutibilmente e sempre, manca. Disse Seneca che per essere in pace con sé stessi occorre mutare il proprio animo, non il cielo che sta sopra di noi.