Lunedì scorso il presidente uscente degli USA Donald Trump ha firmato l’ordine che pone fine al divieto di entrare negli Stati Uniti per i viaggiatori provenienti dall’Europa e dal Brasile. La decisione di introdurre i divieti era stata presa nella prima metà dello scorso anno per tentare di arginare il diffondersi del Covid-19. Stando al comunicato diffuso dalla Casa Bianca, dal 26 gennaio questa restrizione sarà abolita in quanto il Center for Disease control and Prevention inizierà richiedere ai passeggeri provenienti dall’estero di presentare un test negativo al coronavirus prima di imbarcarsi su un volo che porta negli States.

La decisione di Trump sarebbe stata basata sull’opinione del segretario della salute e dei servizi umani che avrebbe affermato che il modo migliore per continuare a proteggersi dal virus e riprendere i viaggi è proprio quello di permettere i voli con l’Europa e il Brasile ma continuare a mantenere il veto sulla Cina e l’Iran.

L’amministrazione del presidente eletto Joe Biden tuttavia la pensa diversamente. Jennifer Psaki, la nuova segretaria stampa della Casa Bianca, ha già annunciato che le direttive di Trump non saranno più valide. “Con l’aggravarsi della pandemia e le varianti più contagiose che emergono in tutto il mondo, non è il momento di revocare le restrizioni sui viaggi internazionali. Su consiglio del nostro team medico, l’amministrazione non intende revocare queste restrizioni il 26 gennaio. In effetti, abbiamo in programma di rafforzare le misure di salute pubblica relative ai viaggi internazionali al fine di mitigare ulteriormente la diffusione del Covid-19” ha fatto sapere Psaki in un tweet.

Ad oggi la situazione Covid negli USA non sembra essere migliorata. Lo stato della California è diventato oggi il primo a superare la soglia dei tre milioni di casi, lo riporta la CNN. Si tratta dello stato più popoloso degli Stati Uniti e il numero dei contagi lì è triplicato negli ultimi due mesi.