Cari lettori, oggi abbiamo scelto per voi, da Tio.ch, il seguente Pensiero del giorno, che vi preghiamo di collegare a un’indignata presa di posizione della Direzione RSI (qui)
Nell’intervista Maria Chiara Fornari [presidente del sindacato SSM a Lugano] parla di donne umiliate, di battute sessiste non solo nei corridoi, ma anche durante le riunioni, di abusi tenuti segreti, di un clima di omertà, di paura nel denunciare, di mancanza di rispetto. «Una giornalista che ha osato sporgere denuncia contro un suo superiore è finita per essere declassata e posta in condizioni professionali svantaggiose».
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Noi non siamo – molti lo sanno – particolarmente teneri verso la radiotv di monopolio e di Stato. In verità la consideriamo, tendenzialmente, una calamità. Però oggi, in via del tutto eccezionale, vogliamo difenderla.
Ma come, queste brucianti accuse (con altre) scagliate dalla presidente del sindacato Fornari non sono l’oggetto stesso dell’indagine intrapresa di comune accordo da RSI e SSM ? È già tutto finito? Ci sono già le condanne, gli ergastoli?
La RSI può essersi macchiata di così gravi colpe contro la parità di genere? Sembra strano, quasi impossibile, poiché in essa regna il Pensiero Unico Politicamente Corretto.