Tre giorni dopo che Donald Trump ha lasciato l’incarico, in Russia è cambiato qualcosa. Trump aveva rifiutato di contraddistinguere gli Stati Uniti come moralmente superiori alla Russia. Il suo entusiasmo per la Brexit e il suo disprezzo per l’Unione europea, portava Trump a voler indirizzare gli affari internazionali basandosi sul nazionalismo autoritario, guardando Putin come un coraggioso pioniere. Oggi assistiamo ad un ritorno di una forte opposizione pro-democrazia contro Putin, dopo la presidenza Trump.

Una volta ristabilito e dopo aver dato gli ultimi ritocchi ad un video che, attraverso materiale originale pubblicato solo in inglese, racconta della straordinaria ricchezza di Putin e dei sui amici con la storia di un palazzo segreto del valore di oltre un miliardo di dollari vicino a Gelendzhik, sulla costa del Mar Nero, presumibilmente appartenente a Putin, Alexei Navalny è tornato in Russia sapendo che sarebbe stato arrestato.

Il video è stato appositamente pubblicato dopo il suo arresto per generare un’ondata di proteste mirate a riportare alla realtà un presidente “ladro” piuttosto che maestro geopolitico. Il palazzo sarebbe ispirato a Villa Certosa di Berlusconi. Non è un caso che sia stato progettato da un architetto italiano e arredato con mobili di prestigiose aziende italiane.

La presa di Navalny sui giovani, non può essere paragonata a quella di Putin che finge che non esista facendolo imprigionare. Negare l’esistenza del dissidente è diventato però più difficile da questa settimana. Nonostante i divieti, migliaia di persone sono scese per le strade in molte città della Russia per protestare con disprezzo e disgusto contro l’ultimo arresto di Navalny. Neanche le bassissime temperature sono riuscite a tenere a casa i manifestanti nella città di Yakutsk, in Siberia. Significativo questo di come l’influenza di Navalny si estenda ben oltre i centri politici e culturali di Mosca e San Pietroburgo.

Navalny non si concentra sulla presa di potere e non chiede espressamente il rovesciamento del regime, ma si concentra sull’esporre la sua corruzione ad alto livello. La persecuzione di Putin fin da quando Navalny ha cominciato come blogger online, gli si è rivoltata contro trasformandolo in un eroe popolare e di fatto facendolo diventare leader attuale dell’opposizione.

Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha consigliato ai russi di “pensare con la propria testa” esortandoli a non rendersi “idioti” nel vedere il filmato pieno di notizie false. “Più persone sostengono il presidente di quante ne siano scese in piazza”, ha detto Peskov durante un’intervista rilasciata al canale televisivo Russia 1. “Sappiamo da tempo che si stanno preparando degli attacchi contro il presidente Putin per cercare di costruire una situazione destabilizzante nel paese. Adesso si dirà che molte persone hanno preso parte alle manifestazioni. Ma non è vero”. Chiunque guardi quel video, dovrebbe “voltare la testa”, sempre secondo il portavoce, e chiedersi “che c’entra Putin con questo”, il palazzo esiste ma è un oggetto privato di altri proprietari.

Il governo russo ha accusato gli Stati Uniti di aver emesso in anticipo un avviso sulle proteste dell’opposizione con tanto di “rotte” segnalate. L’ambasciata statunitense difatti, ha emesso una comunicazione di allerta includendo orari e luoghi precisi su tutti gli 11 fusi orari del paese. “È probabile che queste dimostrazioni non siano autorizzate. Data la presenza della polizia e la possibile dispersione di manifestanti, i cittadini statunitensi dovrebbero evitare queste manifestazioni”, era scritto nel comunicato, aggiungendo che Washington sostiene comunque il diritto di tutte le persone alla protesta pacifica e alla libertà di espressione. Il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan, ha chiesto il rilascio di Navalny.

Il ministero degli Esteri russo ha criticato il comportamento dell’ambasciata chiedendo spiegazioni ai diplomatici americani. La portavoce Maria Zakharova, ha scritto su Facebook che “i colleghi americani dovranno spiegare” il fatto di aver diffuso informazioni precise sulle proteste. “Tutto questo coincide con le linee provocatorie di Washington per incoraggiare proteste nei paesi con governi indesiderati. Qualsiasi tentativo di questa copertura di manifestazioni non autorizzate sarà considerato come una grave interferenza negli affari interni del nostro paese e porterà ad una risposta corrispondente”.

La questione sarà un test per l’amministrazione Biden influendo sulle future decisioni di politica estera. Biden ha annunciato recentemente che proporrà alla Russia una proroga di 5 anni dell’accordo START che limita le armi nucleari strategiche, in scadenza il 5 febbraio. È l’ultimo trattato bilaterale rimasto in piedi dopo il crollo del trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio voluto da Trump. L’estensione è nell’interesse di entrambe le nazioni, e può essere una traccia per promettere il ritorno del buon senso nella politica internazionale, dopo la recente violazione informatica ed altri episodi attribuiti al governo russo.

Gli Stati Uniti sono pronti a impegnarsi in affari importanti ma non si tireranno indietro davanti alle oscure e spiacevoli “attività” di Putin. Da parte sua, Mosca non è pronta a sopportare la “maleducazione” e la “dittatura” americana, ma conta sulla ripresa del dialogo. Putin sicuramente ricambierà se l’attuale amministrazione di Biden modificherà il suo approccio. Peskov ha sottolineato che ci sono molti disaccordi tra i due paesi, ma il dialogo offre sempre l’opportunità per trovare spunti razionali per negoziare.

Tra le circa 2’700 persone arrestate durante le proteste, vi è anche la moglie di Navalny, Yulia, e il suo avvocato, Lyubov Sobol, accusata di istigazione. Alla fine la polizia ha disperso i manifestanti con molti di loro che lanciavano palle di neve contro gli agenti antisommossa chiedendo nuove proteste per il prossimo fine settimana.

Putin potrebbe affermare che Navalny è essenzialmente un problema interno in modo da non ricalibrare la politica estera, e difficilmente cercherà una maggiore riconciliazione con l’Occidente. Rafforzerà la sua posizione sull’Ucraina e la Bielorussia proprio per impedire di vedere questi due paesi come esempio di successo occidentale facendo percepire una debolezza russa (per diversi motivi anche alla Cina).

Un evento comunque che apre una lunga stagione di proteste in vista delle elezioni parlamentari di settembre. Esistono in Russia due parti che rappresentano i sostenitori di Navalny e quelli di Putin. Una maggioranza però è composta al centro da persone, attente all’umore generale del paese, il cui sostegno al presidente russo è incerto. Questo significa che possono cambiare le preferenze politiche quando l’opposizione raggiunge una massa critica. Come accadde con la rivoluzione democratica a Mosca che mise fine allo stato sovietico, o come più recentemente in Bielorussia con il brusco cambiamento che ha tolto legittimità a Lukashenko, anche se per ora il leader bielorusso resiste. È questo il tipo di cambiamento che Navalny si aspetta.  .