“Abbiamo il Partito Repubblicano”, ha detto Trump nel suo discorso tenuto domenica alla Conservative Political Action Conference (CPAC) davanti ad un pubblico entusiasta che partecipava al raduno annuale dei conservatori a Orlando, in Florida. “Non sto iniziando un nuovo partito… non ci interessa”, ha dichiarato.

I quasi 90 minuti di osservazioni, nella sua prima apparizione pubblica post-presidenziale, sono stati in qualche modo un revival per il 74enne Trump che ha rimesso in riga il partito riprendendosi la governance. Ha esordito dicendo: “Vi manco ancora?”, “Voglio che sappiate che continuerò a combattere al vostro fianco”, chiarendo che lo avrebbe fatto come portabandiera del Partito Repubblicano.

Sebbene abbia lasciato la presidenza affrontando anche un secondo storico impeachment, Donald Trump non è stato completamente sconfitto. Rimarrà il repubblicano più popolare del paese fino a quando sarà il rappresentante esclusivo del Trumpismo.

Il vero obiettivo di domenica era quello di non cambiare la strategia sulle elezioni, continuando a ripetere che fossero truccate e rubate nonostante dozzine di battaglie giudiziarie perse e nessuna prova concreata a sostegno. “Gli stranieri illegali e le persone morte hanno votato, e molte altre cose orribili sono successe e sono troppo voluminose anche solo per menzionarle, ma la gente lo sa”, ha falsamente affermato. “Voglio dire che il livello di disonestà è roba da non credere. Abbiamo un processo elettorale molto malato e corrotto che deve essere risolto immediatamente. Questa elezione è stata truccata e la Corte suprema e altri tribunali non hanno voluto fare nulla al riguardo”, ha detto quando Biden ha vinto con un margine di 7 milioni di voti e lo stesso procuratore generale da Trump nominato non ha riscontrato irregolarità.

Le affermazioni ingannevoli sono culminate con una insurrezione mortale. Atteggiamento criticato anche dal leader repubblicano del Senato Mitch McConnell, che lo ha pubblicamente denunciato in una seduta del Senato dicendo che “le azioni di Trump che hanno preceduto la rivolta sono state una vergognosa inadempienza del dovere e che è praticamente e moralmente responsabile”.

Ma il tentativo da parte dei leader del vecchio conservatorismo di fermarlo al momento è fallito: sanno che non possono vincere contro Trump e il Trumpismo, anche perchè non possono sopravvivere senza di lui e dei suoi seguaci.

Nel discorso Trump ha criticato i giudici per non avere coraggio di intervenire e ha ribadito di non accettare la legittimità della vittoria di Biden. “In realtà, come sapete, hanno appena perso la Casa Bianca”, parlando dei democratici. “Potrei anche decidere di batterli per la terza volta”, ha continuato Trump di fronte un’esplosione di applausi del pubblico che cantava “Hai vinto! Hai vinto!”, mentre chiedeva radicali riforme elettorali tra cui l’abolizione del voto anticipato e regole più severe per gli elettori.

Si è ovviamente scagliato contro Biden: “Sapevano tutti che l’amministrazione Biden sarebbe stata cattiva, ma nessuno di noi immaginava quanto sarebbe stata cattiva e quanto lontano sarebbero andati… Biden ha avuto il primo mese più disastroso di qualsiasi presidente nella storia moderna”, ha detto Trump, “In un solo mese siamo passati da America First ad America Last”, sottolineando la crisi al confine meridionale con il Messico e contestando le politiche di immigrazione di Biden.

Ha contestato anche le politiche sulle mascherine e persino sugli atleti transgender che praticano sport femminili, ma è stato molto attento a non parlare della pandemia, con i dati aggiornati di quasi 29 milioni di casi confermati e 515 mila decessi. Solo un piccolo accenno al pacchetto di aiuti da 1,9 trilioni di dollari che i democratici alla Camera hanno approvato sabato quando i repubblicani hanno votato uniformemente contro sapendo che la legge di soccorso Covid è molto popolare nei sondaggi.

Coloro che sostengono Trump alla fine comunque volevano sentire parlare del futuro, non del passato che non possono cambiare. Vogliono concentrarsi sulle elezioni di metà mandato nel 2022 dove l’obiettivo principale per i repubblicani è quello di riprendersi la Camera. Quelli più a destra vogliono andare avanti più di quanto non riusciranno mai a dirlo pubblicamente. Il numero dei funzionari eletti è in diminuzione, perché quelli che si sono opposti a Trump verranno epurati.

Il rischio, per gli analisti, è che più Trump domina, più continuerà a spingere gli elettori della classe media suburbana, specialmente le donne, ad abbracciare i democratici. Il Partito Repubblicano non sta andando avanti e non può sbarazzarsi completamente del trumpismo e quindi i repubblicani anti-Trump stanno abbandonando il partito indebolendo in tal modo le elezioni generali e allo stesso tempo rafforzando la mano di Trump al suo interno.

Adesso Trump è tornato in un’apparizione che secondo i suoi assistenti lo collocherebbe come favorito per la nomina presidenziale repubblicana nel 2024. “Il viaggio incredibile che abbiamo iniziato quattro anni fa è tutt’altro che finito”, ha detto Trump interessato più alla sua base che lo adora piuttosto che appellarsi alla nazione intera.

Il sondaggio annuale del CPAC ha rilevato che il 55% dei partecipanti affermano che voterebbero per Trump in un’ipotetica primaria del 2024. Percentuale inferiore a quanto ci si aspetterebbe ma comunque superiore di 34 punti rispetto al secondo classificato, il 42enne governatore della Florida Ron DeSantis e di 51 punti rispetto alla governatrice del Sud Dakota, Kristi Lynn Noem. Questo significa che Trump al momento sta bloccando ogni altra speranza repubblicana. Nessun’altro nel partito al momento può parlare di opportunità.

Tutto questo rende impossibile per i repubblicani del Congresso montare una forte opposizione agli ambiziosi piani di Biden seguiti da importanti investimenti in infrastrutture e posti di lavoro. Molti criticano Trump per la mancanza di chiarezza o di un messaggio coerente. Se i democratici porranno fine all’ostruzionismo in Senato, Biden si troverà nella posizione di concretizzare la sua agenda senza un solo voto repubblicano.