È stata disposta l’autopsia per verificare se vi sia correlazione tra il decesso e la profilassi, per il terribile caso di morte di una professoressa di inglese di 62 anni, morta quattro giorni dopo essere stata vaccinata.

Quattro giorni di agonia per della professoressa Annamaria Mantile, 62 anni, docente dell’istituto comprensivo “Pavese” di Napoli. Quattro giorni di vomito, dolori intestinali e affanno.

Annamaria Mantile è morta così, quattro giorni dopo essersi sottoposta alla vaccinazione contro il Covid-19, come migliaia di altri insegnanti della città e della regione, sabato mattina alla Mostra d’Oltremare.

I familiari – che non sono no-Vax – hanno presentato una denuncia ai carabinieri e la salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per essere sottoposta all’esame medico legale.

Dopo l’inoculazione della prima dose, avvenuta sabato 27 al padiglione 1 della Mostra d’Oltremare a Napoli, la signora si sarebbe sentita male.

La professoressa insegnava Inglese nell’istituto comprensivo “Cesare Pavese” all’Arenella.  Stimata dai colleghi e amatissima dagli allievi, era stata vaccinata con una dose di AstraZeneca.

Già domenica, dopo un giorno di malessere, avrebbe manifestato i primi sintomi: vomito, dolori intestinali, affanno. Immediatamente era stato contattato il medico di famiglia, il quale le aveva somministrato un lavaggio.

Poi, dopo un primo miglioramento, purtroppo solo apparente, la situazione è degenerata e la donna è andata in coma: neanche il massaggio cardiaco praticato dal medico di famiglia è riuscito a salvarla. Si è spenta oggi, quattro giorni dopo il vaccino anti Covid.

Il fratello dell’ancor giovane signora ha presentato denuncia ai carabinieri del Vomero. Le forze dell’ordine hanno quindi trasmesso una prima informativa alla Procura di Napoli.

La salma è stata così messa a disposizione dell’autorità giudiziaria ed il fascicolo è ora all’attenzione dell’autorità del pm Giuliana Giuliano, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone.