Quale posizione ha il Consiglio di Stato sul ventilato sgombero dello CSOA dall’ex Macello di Lugano? Vuole percorrere la via della mediazione? (titolo originale)

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Com’è nostra abitudine premettiamo al testo dell’on. Ghisletta alcune veloci considerazioni.

Non l’abbiamo pensato lunedì 8 (giungevamo in bus da Loreto verso le sei e mezza alla stazione) ma potremmo incominciare a sospettarlo adesso (con tutta la prudenza del caso). Non potrebbe trattarsi di una deliberata provocazione, a poco più d’un mese da una cruciale scadenza elettorale? Certo, può essere esploso nell’animo dei Molinari uno sfogo spontaneo di “rabbia democratica” ma…

Un possibile scopo della provocazione? Evidenziare l’impotenza dell’Esecutivo (meglio: di una parte di esso) che tuona e fulmina ma non è in grado di agire. Semplificando al massimo: il Sindaco parla bene se è in grado di fare ma non parla bene se non è in grado di fare.

La “condanna” di Ghisletta fa un po’ sorridere. Perché condannare coloro che con tanto impegno e con tanta efficacia sostiene? Sembra quasi una crudeltà. E non è sicuro che tutti gli credano.

Quanto a “ricucire il dialogo”, “creare un clima” eccetera eccetera, francamente non comprendiamo che cosa Ghisletta si aspetti da queste parole melliflue. Quante persone sarebbero disposte a credergli?

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INTERPELLANZA AL CONSIGLIO DI STATO

Premesso che

  • si condanna ogni atto di violenza avvenuto il 30 ottobre 2020 in Piazza Molino Nuovo e per le strade di Lugano, rispettivamente in data 8 marzo 2021 alla Stazione FFS Lugano
  • pacta sunt servanda, ovvero i patti si rispettano da parte di tutti i contraenti (leggi la convenzione sottoscritta tra il Cantone, il Comune di Lugano e i rappresentanti dell’autogestione),

con la presente interpellanza chiedo al Consiglio di Stato di esprimersi chiaramente sull’ipotesi di sgombero dell’autogestione dall’ex Macello formulata prima di Natale da una risicata maggioranza (4 a 3) del Municipio di Lugano e nuovamente rilanciata da alcuni municipali in data 9-10 marzo 2020. Si tratta di un’ipotesi estremamente avventata dal lato giuridico, che rischia di mettere il Comune dalla parte del torto.

Come ha avuto modo di spiegare il Consiglio di Stato nella sua risposta all’interrogazione del Partito socialista n. 130.20 l’area dell’ex Macello di Lugano è un bene amministrativo sottoposto a concessione per un massimo di 30 anni (art. 8 Regolamento comunale beni amministrativi – RBA).

La concessione è di tipo misto e sottoposta a una Convenzione del 18.12.2002 firmata da Comune di Lugano (rappresentato dal Municipio), Consiglio di Stato del Canton Ticino e CSOA-Centro Sociale Autogestito Il Molino (rappresentato dall’Associazione ALBA): essa è stata rinnovata annualmente fino ad oggi.

L’usufrutto gratuito da parte dello CSOA degli spazi dell’ex Macello si configura come comodato (art. 305 e seguenti Codice delle obbligazioni).

Secondo l’art. 13.1 RBA le concessioni possono essere revocate in ogni momento per motivi di interesse pubblico, come pure (art. 13.2 RBA) se il titolare non si attiene alle disposizioni legali o alle condizioni definite.

La Convenzione del 2002 impone come obbligo allo CSOA il corretto utilizzo dei locali, limitandolo ad attività sociali, culturali e politiche, e richiedendogli di stipulare un’assicurazione responsabilità civile. Allo CSOA è richiesta pure l’assunzione delle spese vive (acqua, riscaldamento, elettricità) e di adattamento degli spazi, nonché di sottoporre i locali alle necessarie verifiche tecniche periodiche. La Convenzione impone il fatto che non vi siano più di due persone a dormire negli spazi e che sia mantenuto ordine e pulizia, come pure ad evitare eccessivi afflussi di pubblico.

Domande

  • 1) Alla luce della Convenzione del 2002 e dell’art. 13 Regolamento comunale beni amministrativi – RBA il Consiglio di Stato ritiene che il Municipio di Lugano possa revocare la Convenzione con effetto immediato e procedere allo sgombero dell’ex Macello per i fatti accaduti il 30 ottobre in Piazza Molino Nuovo e per le strade di Lugano, rispettivamente in data 8 marzo 2021 alla Stazione FFS Lugano?
  • 2) La polizia comunale di Lugano avrebbe diritto di eseguire lo sgombero dall’ex Macello, se questo le fosse ordinato dalla maggioranza del Municipio di Lugano?
  • 3) Questo tipo di ordine municipale quale forma giuridica dovrebbe avere e quali sarebbero i mezzi di ricorso?
  • 4) La polizia cantonale potrebbe eseguire lo sgombero dell’autogestione dall’ex Macello entro Natale, se questo le fosse ordinato dalla maggioranza del Consiglio di Stato?
  • 5) Questo tipo di ordine quale forma giuridica dovrebbe avere e quali sarebbero i mezzi di ricorso?
  • 6) Ci sono aggiornamenti da parte del gruppo di lavoro Cantone-Città nella ricerca di una soluzione logistica di lunga durata all’autogestione in Ticino, dopo la decisione della maggioranza del Consiglio comunale di Lugano di indire un concorso di progettazione per la riqualifica dell’ex Macello, che non comprende uno spazio per l’autogestione?
  • 7) L’Associazione Idea Autogestione (AIDA) potrebbe rappresentare lo CSOA nel dialogo tra le parti, come fu il caso dell’Associazione ALBA nel 2002?
  • 8) Intende accettare l’idea di una mediatrice o un mediatore per cercare di ricucire il dialogo tra lo CSOA e il Municipio di Lugano, allo scopo di creare un clima che consenta di discutere tra le parti l’insieme dei problemi esistenti, come avviene sovente nelle altre città svizzere in materia di autogesione sociale?

Raoul Ghisletta, deputato PS