Capelli biondi, occhi fiduciosi e un grande sorriso: si presenta così la giovane Sara Everard nelle foto che accompagnano la tragica notizia della sua prematura e violenta morte. La 33enne manager nel settore del marketing era svanita nel nulla lo scorso 3 marzo. Famigliari e amici, preoccupati dalla prolungata assenza di Sara, hanno allertato la polizia. La donna stava tornando dopo aver trascorso la serata con degli amici ma di lei si sono perse le tracce prima che giungesse a casa. Dopo centinaia di chilometri quadrati perlustrati e 750 case perquisite, lo scorso mercoledì le forze dell’ordine hanno rinvenuto il cadavere di Sara, in un’area boschiva del Kent, avvolto in un sacco. L’identificazione è stata possibile solamente grazie alle impronte dentali.

Pochi giorni dopo il ritrovamento del corpo, venne arrestato l’assassino: l’agente 49enne di Scotland yard Wayne Couzens. L’uomo è un ex meccanico che ha cambiato mestiere una decina di anni fa diventando uno degli agenti che proteggono gli edifici ufficiali come il parlamento e le ambasciate. È rimasto in servizio nonostante lo scorso 28 febbraio sia stato denunciato per un episodio di esibizionismo in un fast food, coperto in seguito dai suoi colleghi. Da quando si trova in prigione è già stato accompagnato al pronto soccorso due volte, per delle ferite alla testa che a quanto pare si sarebbe procurato da solo. Dopo l’udienza di ieri è stato deciso che resterà in carcere fino alla prossima udienza, prevista per martedì.

Il caso della feroce morte riservata a Sara ha scatenato un’ondata di indignazione in Inghilterra. Il capo del Labour Keir Starmer, ha sottolineato che bisogna fare qualcosa contro “violenza, intimidazione e misoginia che donne e ragazze subiscono quotidianamente”, mentre il primo ministro Boris Johnson ha invitato le forze dell’ordine a lavorare velocemente per “trovare risposte”.

Nonostante la veglia sia stata vietata per motivi legati al coronavirus, tantissime persone sono comunque scese in piazza per una protestare contro l’immunità della polizia e per i diritti delle donne. In un clima teso fin dall’inizio, il violento intervento della polizia contro i manifestanti ha fatto discutere parecchio. Alcuni poliziotti sono stati filmati mentre arrestavano e scuotevano con forza quattro donne che manifestavano per chiedere giustizia per Sara. Il ministro dell’interno Priti Patel, ha definito “disturbanti” le immagini mentre il sindaco di Londra Sadiq Khan ha parlato di atteggiamento “inaccettabile” delle forze dell’ordine: “La polizia ha la responsabilità di far rispettare le norme sul Covid ma dalle immagini che ho visto è evidente che la risposta è stata a volte inopportuna e sproporzionata” ha twittato.

Al memoriale era presente anche la duchessa di Cambridge Kate Middleton. Ha visitato il parco in incognito portando dei fiori in ricordo di Sara.