Nel 1965 la famiglia di origine italiana DeFeo, composta da sette persone, si trasferì da un appartamento di Brooklyn in una villa in stile coloniale olandese costruita negli anni ’20 al 112 Ocean Avenue di Amityville, una cittadina della costa meridionale dell’area metropolitana di New York.

La casa fu teatro di uno dei casi di omicidio più brutali della storia americana.

Il 13 novembre del 1974 alle 6.30 del mattino, il primogenito dei cinque figli di Ronald Joseph DeFeo, Ronald Jr. all’epoca 23enne, avvertì, da un bar nelle vicinanze, la polizia chiedendo aiuto perché i suoi genitori e quattro fratelli erano stati uccisi in una furia sanguinosa. Fu arrestato il giorno seguente, dopo aver confessato di aver commesso i crimini.  La sua speranza era quella di non essere punito per il delitto, in quanto aveva affermato che la casa era in preda ad entità paranormali e demoniache e che aveva  sterminato la sua famiglia dopo aver sentito delle voci nella sua testa che lo spingevano verso il folle gesto.

Un anno dopo, Ronald Jr. fu giudicato colpevole di omicidio di secondo grado per aver ucciso i membri della sua famiglia, sua madre e suo padre, due sorelle e due fratelli, sparando a distanza ravvicinata con un fucile Marlin Model 336 calibro 35. Il verdetto lo condannò a sei ergastoli di 25 anni ciascuno per un totale di 150 anni di carcere. Tutte le vittime furono trovate a faccia in giù nei loro letti e furono trovate prove a sostegno della tesi che volesse usare delle federe per trasportare oggetti della casa e buttarli nella fogna.

Ronald DeFeo Jr. è morto il 12 marzo scorso all’età di 69 anni quando era ancora detenuto nella prigione di massima sicurezza nella contea di Sullivan. L’autopsia determinerà la causa ufficiale del decesso.

Nel corso degli anni ha cercato di incolpare altri e ha ritrattato parti della sua storia montando la sua difesa sulla follia per ottenere la libertà vigilata. Ma DeFeo è stato considerato uno dei criminali più famigerati nel sistema carcerario dello Stato di New York e la libertà sulla parola non gli è stata mai concessa. Aveva anche affermato, durante il processo, di aver agito per legittima difesa perché convinto che la sua famiglia complottasse contro di lui per fargli del male.

La CBS News nel 2012 girò un film documentario a seguito di un’indagine giornalistica. L’emittente televisiva statunitense ritiene che sia coinvolta più di una persona in quell’omicidio, perché il principale sospettato non sarebbe stato in grado di attaccare così tante persone in un tempo così breve. “Crediamo fermamente che ci fosse una seconda pistola coinvolta nella commissione del crimine”, disse il regista del documentario Ryan Katzenbach. “Come può una persona attraversare una casa di 400 m2 distribuiti su tre piani e sparare a sei vittime diverse su due livelli separati senza che nessuno si alzi dal letto e nessuno che si metta a combattere…”, ha aggiunto Katzenbach.

Durante il processo, Ronald Jr. continuava ad insistere sul fatto che nella casa si verificassero cose strane. Tubature dell’acqua che scoppiavano senza motivo o porte che sbattevano da sole durante un rituale di esorcismo voluto dal padre.

L’atroce omicidio ha ispirato infiniti libri e film su quello che nascondeva la casa al 112 Ocean Avenue di Amityville.

Nel dicembre del 1975 la casa fu acquistata da George e Kathleen Lutz, una giovane coppia con tre figli. Sono fuggiti in preda al panico dopo 28 giorni, lasciandosi dietro tutti i loro averi. Descrissero una serie di fenomeni bizzarri inspiegabili che accadevano all’interno della casa. I più famosi demonologi e ricercatori del paranormale della storia, Edward Warren Miney e Lorraine Rita Moran, affermarono nel 1976 di percepire presenze terrificanti nello scantinato della casa durante sedute spiritiche.

Lo scrittore Jay Anson, pubblicò il suo racconto della casa maledetta nel 1977 condividendo parte dei profitti con i Lutz. In tre anni furono vendute oltre 7 milioni di copie di “The Amityville Horror”, trasformato nel 1979 in un film con James Brolin, Margot Kidder e Rod Steiger.

Descritto dai critici come “triste e terribilmente deprimente” il film diventò il secondo più grande successo al botteghino dopo il premio Oscar come miglior film “Kramer contro Kramer”.

Dal 1977 la casa cambiò diversi proprietari, ma non a causa di eventi paranormali o omicidi. Tutti i successivi abitanti hanno affermato di non aver mai avuto esperienze fuori dell’ordinario in quella casa e di aver vissuto una vita tranquilla.

La villa divenne una destinazione turistica con grande sgomento dei residenti di Amityville, e diverse persone coinvolte nel franchise “Amityville Horror”, si sono citati in giudizio a vicenda. Tra cui la famiglia Lutz, lo scrittore Anson, gli avvocati, l’editore e gli agenti di polizia.

Nel 2010 andarono a vivere nella casa di Amityville sulle rive del fiume, David e Caroline D’Antonio, che nella speranza di far dimenticare alle persone la macabra vicenda, cambiarono l’indirizzo in 108 Ocean Avenue. Il marito David morì nel 2015, per motivi slegati dai fenomeni che si sarebbero verificati nella villa decenni prima, e la moglie Caroline mise in vendita la casa  da 5 camere da letto e quattro bagni oltre a una grande sala da pranzo, a 850 mila dollari nel 2016. Pare che l’icona horror sia tutt’ora in vendita.