La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ammesso che il piano per la chiusura totale di cinque giorni durante la Pasqua è un errore. Scusandosi con la nazione, durante una conferenza stampa di ieri mattina, la Merkel ha detto che il piano di chiudere chiese e negozi è stato un suo errore “e gli errori vanno essere denunciati come tali”.

L’accusa è stata mossa verso la mutazione britannica che ha causato problemi di coronavirus aumentando il numero di infezioni in tutta la Germania. “Una mutazione del vecchio virus originale ha ora preso il sopravvento”, ha detto la Merkel, costringendo il paese ad un blocco prolungato per frenare la diffusione della malattia. La mutazione, oltre che più aggressiva e più contagiosa, risulta essere anche più mortale. Le autorità tedesche avevano segnalato mercoledì una crescita esponenziale comunicando quasi 16 mila nuovi casi di coronavirus come media giornaliera nell’ultima settimana. Un’incidenza di 108 persone ogni 100 mila in sette giorni. La Germania, che è stretta in un blocco parziale da oltre quattro mesi, ha registrato un aumento dei casi che si riferiscono per più della metà alla variante inglese.

Per tale motivo, dopo un aspro vertice avuto con i leader dei 16 stati federali lunedì scorso, la Merkel aveva prorogato le restrizioni almeno fino al 18 aprile, con un forte inasprimento dal 1° al 5 aprile.

Tuttavia è stata costretta a fare inversione di marcia sulla sua decisione di chiudere completamente il paese a Pasqua. Un errore difatti, annunciare il blocco solo 34 ore dopo che le autorità avevano deciso di prolungare le ferie da tre a cinque giorni. La Merkel si è rammaricata per il fatto che la sua proposta abbia causato ulteriore incertezza, e per questo si è scusata con il pubblico.

Opinione pubblica sempre più in dificoltà. Le cause del malessere sono riconducibili alla crescente frustrazione per i processi decisionali del governo tedesco e la rabbia per la lenta introduzione della vaccinazione, contornata da un mosaico in continua evoluzione di restrizioni. Il malcontento dilagante minaccia di danneggiare il partito dell’Unione Cristiano-Democratica prima delle elezioni nazionali di settembre, secondo gli ultimi sondaggi.

Un’analisi pubblicata mercoledì dall’Istituti Forsa, mostra che la CDU è aggrappa al primo posto al 26%, ma con i Verdi al secondo posto che hanno sufficienti risorse per influenzare le decisioni con alleanze di governo con i socialdemocratici (SPD), il partito democratico libero (FDP) o di sinistra Die Linke, tutti a una distanza ravvicinata dalla maggioranza.

La prevista chiusura di Pasqua a tutti i negozi e alle attività, lasciando soltanto per Sabato Santo la possibilità di apertura ai negozi di alimentari, avrebbe causato senz’altro corsie affollate di persone in coda ai supermercati con forti possibilità di aumentare i contagi.

La Germani era vista come un modello di gestione responsabile della pandemia. La guida compassionevole e pragmatica della cancelliera Merkel, insieme al rispetto per la competenza scientifica e l’adesione generale alle raccomandazioni di salute pubblica, aveva mantenuto basso il numero delle infezioni da virus. Mesi dopo lo scenario viene ribaltato proprio quando Stati Uniti e Regno Unito, considerati inizialmente grandi perdenti per la loro gestione incompetente e politicizzata, sono pronti a voltare pagina con il forte lancio dei vaccini.

Finora solo 13 tedeschi su 100 sono stati vaccinati. I critici danno la colpa alla Merkel che ha optato per una complessa strategia di acquisto di vaccino a livello dell’Unione europea, piuttosto che usare la forza economica tedesca, lasciando il paese europeo più popoloso carente di approvvigionamento per iniziare la vaccinazione. E nel frattempo le restrizioni stanno diventando insostenibili

È probabile che le scuse insolitamente oneste della Merkel guadagnino il suo rispetto e la sua simpatia. In passato ha già affrontato la sfida delle crisi, ma le scuse questa volta potrebbero non evitare una sconfitta elettorale alle prossime votazioni.