Venerdì santo di sangue, per la Cina. 51persone sono morte nel deragliamento di un treno a nord della città di Hualien, sulla costa orientale di Taiwan e trasportava ben 350 persone. Sono invece 66 le persone che sono state portate in ospedale e alcune di loro sarebbero ferite gravemente.

Il treno che è deragliato era in viaggio dalla capitale Taipei, a nord, e sarebbe dovuto arrivare a Taitung, città sempre posta sulla costa orientale, però a sud.

La tragedia è avvenuta in un tunnel, all’ora locale delle 3 e mezza di notte in Italia, e alle 9 e mezza del mattino a Taiwan.

Decine le persone rimaste intrappolate nei vagoni, liberate definitivamente alle 16 (le 10 mattutine in Italia).

La causa dell’incidente sarebbe stata un mezzo che si trovava sui binari, un veicolo usato per fare dei lavori di manutenzione, anche se sulla stessa linea ferroviaria era avvenuto un altro deragliamento nel 2018.

il Centro operativo centrale di emergenza ha alla fine confermato che le morti adesso sono a 51, specificando l’ingente lavoro dei soccorritori per raggiungere quattro vagoni all’interno della galleria, che si   è gravemente danneggiata nell’urto ed era di difficile accesso.

 Il ministero dei Trasporti temeva, come espresso in un cominciato ufficiale, che il bilancio delle vittime potesse aumentare ulteriormente, anche se così non sembra essere stato.

Le persone intrappolate sono state 72, il treno era un espresso chiamato Taroko. I feriti sono stati ricoverati in cinque ospedali nei pressi.

“Continueremo a fare tutto ciò che possiamo per garantire la sicurezza in seguito a questo straziante incidente”, ha scritto su Twitter la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen.

Almeno ottanta sono le persone che sono state salvate.