Bassetti provocatorio su AstraZeneca

Pier Paolo Sileri, sottosegretario alla Sanità, aveva sostenuto che i “rischi di trombosi” fossero più frequenti nelle “donne giovani”. Dopo la morte dell’insegnate di soli 32 anni in seguito al vaccino, però, Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive al San Martino di Genova, propone di “fermare il vaccino AstraZeneca”, e invita ad “avere il coraggio “di limitarlo o stopparlo.”

In una lunga intervista a Open, il quotidiano online diretto da Enrico Mentana, il direttore della clinica si scaglia contro la politica: “C’è un ministero che dovrebbe rispondere, che dovrebbe tranquillizzare la gente e, invece, è diventato un gioco al massacro dove ogni giorno c’è qualcuno che fa piovere insulti su noi medici. Solo a me ne arrivano quotidianamente almeno 300.”

Il gioco al massacro, quindi, non è tanto sulle morti avvenute per trombosi dopo il vaccino Astrazeneca, bensì agli insulti “piovuti” quotidianamente sui medici.

E, se da una parte a Open Bassetti “promuove a pieni voti il vaccino AstraZeneca, visto che al momento non esistono dati sulla pericolosità del farmaco”, i casi di trombosi permangono e fanno discutere.

Eppure, spiega Marco Cavaleri, responsabile della strategia sui vaccini di Ema, non sono superiori a quelli della popolazione non vaccinata.

Se da un lato, quindi, Bassetti invita, forse provocatoriamente, a fermare il vaccino, dall’altro lato invita ad annegare ogni tipo di allarmismo. Poi passa all’altro tema scottante in ambito covid: chiudere bar e palestre, spiega, non sembra essere servito a far diminuire i contagi.

La saggezza, talvolta, per apparire, ha bisogno di abbracciare entrambe le verità: quella dei detrattori e quella dei difensori.