Una presa di posizione decisamente di coraggio, quella del Presidente del Consiglio Italiano, Mario Draghi, che ha definito il presidente turco Erdogan nientemeno che “un dittatore”.

“Con i dittatori bisogna essere franchi, ma cooperare”. Ha semplicemente detto Draghi, riferendosi anche all’umiliazione inflitta dal leader islamico a Ursula von der Leyen, per la quale Erdogan non aveva nemmeno preparato la sedia.

Ursula senza sedia

Draghi ha quindi semplicemente voluto replicare con la dovuta fermezza alla totale mancanza di rispetto dimostrata da Erdogan nei confronti della presidente della Commissione europea (successore di Draghi stesso), Ursula von der Leyen, che mercoledì è stata ricevuta dal leader turco insieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ma è stata relegata su un divano a debita distanza dai due uomini, ai quali, invece, erano riservate poltrone di rappresentanza. 

Tutto il mondo era restato indignato anche per il comportamento incredibilmente accomodante nei confronti del leader islamista da parte del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, il quale non aveva dimostrato la benché minima contestazione per il comportamento maschilista e integralista di Erdogan.

San Giorgio e la pricipessa, Paolo Uccello XIV sec

Draghi, invece, ha parlato chiaramente.  “Non condivido il comportamento di Erdogan nei confronti della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen – ha detto– credo che sia stato un comportamento inappropriato, mi è dispiaciuto moltissimo per l’umiliazione che la presidente della Commissione Europea ha dovuto subire. Con questi dittatori, chiamiamoli per quello che sono, di cui però si ha bisogno, uno deve essere franco nell’esprimere la propria diversità di vedute e di visioni della società; e deve essere anche pronto a cooperare per assicurare gli interessi del proprio Paese. Bisogna trovare il giusto equilibrio”.