Le notizie dalla Capitale non ci stupiscono per niente. Il PS e il PLR sicurissimamente non vogliono alcuna discussione sul Macello. Il PPD sta prudentemente sulle sue, per vedere che aria tira.

Noi una domanda nel nostro piccolo ce l’avremmo: che cosa fa il municipio?

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Oggi in Gran Consiglio il sedicente “centro” (PLR e PPD) ha rifiutato, per l’ennesima volta in tandem con il PS, la discussione generale sull’ occupazione dell’ex Macello di Lugano da parte degli anarchici del CSOA.

La sinistra estrema era favorevole al confronto, la destra anche; per contro, i due citati partiti di centro(-sinistra) non ne hanno voluto sapere: evidentemente ritengono che all’ex Macello tutto vada bene!

Capiamo l’imbarazzo del PS, il partito che – pur sciacquandosi la bocca con il “rispetto della legalità” –  si è sempre schierato compatto a sostegno delle reiterate e gravi illegalità dei sedicenti autogestiti che occupano un sedime pubblico pregiato.

Comprendiamo meno come il duo PLR e PPD, il quale a parole difende lo Stato di diritto, possa chiudere gli occhi davanti ad atti illeciti gravi ed evidenti.

D’altra parte è risaputo che a Lugano, dove si trova l’ex Macello, il PLR, spaccato su tutto, lo è anche su questo tema, perfino all’interno del Municipio: una parte del partito sostiene gli illeciti degli autogestiti, mentre un’altra è favorevole a mettere la parola fine allo scempio.

Quanto al PPD, appare sempre più evidente che la priorità è quella di non dare risposte ai cittadini. I quali, c’è da sperare, ne prenderanno buona nota.

Ieri il PPD si opponeva alla vendita di alcolici dopo le 18.00 a tutti i cittadini; oggi tacitamente accetta che all’ex Macello si organizzino feste illegali con decine di persone durante la pandemia senza rispettare alcuna regola, servendo alcolici e non solo. Tutto e il contrario di tutto, come da lunga tradizione “democristiana”.

Per il Gruppo parlamentare della Lega dei Ticinesi

Maruska Ortelli