In Russia già da alcuni mesi foto e video di alcuni utenti Twitter vengono caricati più lentamente del solito. Una mossa decisa dall’Organo esecutivo russo che regola le comunicazioni di massa nel paese (Roskomnadzor) per limitare il traffico sui social media. Viene utilizzata una nuova tecnologia introdotta in Russia ad inizio 2020, per soffocare la piattaforma statunitense come rappresaglia per non aver rimosso contenuti vietati, come la pornografia infantile, l’incoraggiamento al suicidio e gli inviti a prendere parte alle proteste antigovernative.

Il capo dipartimentale di Roskomnadzor, Yeugeny Zaitsev, ha lanciato accuse anche contro tutti gli altri social media statunitensi e i siti russi VKontakte e Odnoklassniki, per non aver rimosso contenuti simili.

Si tratta di un software (throttling) responsabile della regolazione della velocità della scheda video (GPU) con cui viene condotta l’elaborazione dell’applicazione, riducendo automaticamente le frequenze di clock del processore (la velocità di commutazione tra due livelli logici “0” e “1”) al fine di surriscaldare il computer e causare il calo delle prestazioni viaggiando infelicemente ad una connessione inferiore a 128 Kilobit al secondo (gli standard odierni a banda larga, viaggiano a oltre 10 Megabit al secondo).

Il metodo di censura è stato introdotto dopo che il governo russo ha approvato nel 2019 una legge chiamata “Internet sovrano” per consentire di attivare un efficace blocco. I provider Internet hanno dovuto installare dispositivi in modo che il loro contenuto possa essere monitorato.

Questa tecnica potrebbe fornire capacità di censura mai vista prima d’ora e rendere siti web quasi inutilizzabili per le persone. Il rallentamento del traffico, che viaggia da e verso un servizio Internet, è un modo che offre vantaggi alla parte censuratrice. In precedenza il controllo su Internet si basava sul blocco totale. Il nuovo metodo di censura mira a degradare la qualità del servizio, rendendo quasi impossibile per gli utenti distinguere il throttling imposto intenzionalmente da quello causato  da un carico elevato del server od una congestione della rete.

È un nuovo fronte nella guerra tra il governo russo e Internet accessibile a tutti. Da un decennio, il Cremlino sta cercando di controllare le informazioni online censurando o rimuovendo i contenuti alle piattaforme di social media che sono dominate specialmente da società di proprietà americana. Le diffuse manifestazioni antigovernative sembrano aver superato il limite per il presidente Putin, il quale afferma che “le società tecnologiche competono con gli Stati e la società collasserà dall’interno se Internet non obbedirà alle regole legali e alle leggi morali”.

L’azione di rallentamento di Twitter ha causato però, nel giro di poche ore, l’effetto offline dei siti web del Cremlino, del Parlamento russo e di diverse agenzie governative, sottolineando la dipendenza di Mosca dall’infrastruttura Internet straniera. Da qui l’idea di realizzare un Internet parallelo eseguito interamente su server russi per poter utilizzare la tecnologia che limita l’accesso selettivamente ai contenuti “vietati” senza il rischio di danni collaterali.

È un momento delicato in Russia. Il malcontento sociale per la crescita dei prezzi e per la repressione politica è in aumento. Le autorità russe devono affrontare le elezioni parlamentari a settembre (le prime da quando le riforme consentono a Putin di rimanere al potere fino al 2036), scontrandosi con le sanzioni occidentali per aver utilizzato un agente nervino per avvelenare la figura politica di spicco dell’opposizione, Alexei Navalny. Navalny  inoltre, utilizza i social media per opporsi al regime di Putin con le denunce di presunta corruzione e organizzando manifestazioni di massa.

Sia Putin che il capo dell’intelligence Sergey Naryshkin, parlano della necessità assoluta di controllare i social media in modo più severo. Il Cremlino è portato a considerare sul serio la propria versione del “Great Firewall” cinese per controllare Internet. Anche se in Cina Internet si è sviluppato in modo diverso rispetto a quello russo, rendendo più facile isolarlo.

Tuttavia le autorità russe dovrebbero tener presente che il blocco dei social media potrebbe essere un segnale molto negativo e ricevere un grande contraccolpo, dato che i giovani russi sono cresciuti utilizzando le piattaforme social e non guardano più la propaganda pesante trasmessa dalla televisione di Stato.

Twitter ha rilasciato una dichiarazione in cui manifesta la propria preoccupazione per l’azione di limitare i contenuti, sottolineando che come fornitore di notizie ha tolleranza zero riguardo lo sfruttamento sessuale minorile e che le sue regole vietano la promozione del suicidio o dell’autolesionismo.