La potete leggere oggi nel Corriere, in lungo e in largo.

Interpretazione estrema 1. Bertini si è inventato tutto ed è affetto da mania di persecuzione.

Interpretazione estrema 2. Bertini è stato vittima di un velenoso intrigo, condito di invidie e gelosie (assolutamente normali in politica).

Noi, da moderati e da saggi, sospendiamo il giudizio. (Ci sono anche delle “verità” intermedie).

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A nostro avviso questa storia spinosa, che potrebbe danneggiare il partito, ebbe inizio tre anni fa il 28 marzo 2018, con le fragorose dimissioni della presidente sezionale Giovanna Viscardi.

Questa foto bella e spiritosa (Giovanna con il cane Billo) è stata scattata da Ticinolive

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foto Ticinolive

A metà maggio i principali esponenti del partito a Lugano – Bertini, Badaracco e Valenzano Rossi – convocarono la base all’asilo Ciani per “fare il punto della situazione”, infondere ottimismo in un frangente burrascoso e trasmettere il messaggio “la situazione è sotto controllo”. Un affollato e ben riuscito incontro. Il nostro commento, che rileggiamo oggi, appare comprensibilmente positivo.

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La vicenda ebbe una rapida e inaspettata evoluzione. Prima che partissimo tutti per il mare fu eletto alla presidenza (candidato unico) Guido Tognola, la cui prima dichiarazione fu (giustamente): “Nel 2020 batterò la Lega”. Il malefico Corona ci ha fatti slittare al 2021 ma immaginiamo che la dichiarazione conservi tutta la sua validità.

Le sue chance sono intatte. Le candidature sono valide, l’organizzazione è meticolosa e degli otto anni “perduti” è stato detto tutto il male possibile. La nostra amata Città è decaduta? Ebbene, si risolleverà!

Come diceva Rossella O’Hara: domani è un altro giorno!