Il 46esimo presidente americano Joe Biden riconoscerà il genocidio armeno, perpetuato ad opera dei turchi dell’Impero Ottomano durante la prima guerra mondiale, tra il 1915 e il 1916, che costò la vita a quasi due milioni di civili armeni.

bambini armeni condannati

Il genocidio armeno è commemorato ogni anno il 24 aprile dagli armeni stessi, col nome di Medz Yeghern (“grande crimine”), ma non è mai stato riconosciuto dal governo turco.

Nei confronti del genocidio, Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è sempre mostrato negazionista, pertanto le reazioni di colui che recentemente è stato definito dittatore dal presidente del consiglio italiano Mario Draghi, sono da attendersi, infuocate.

L’annuncio, da parte di Biden, è atteso per sabato, 106/mo anniversario dell’eccidio di massa. Joe Biden sarà il primo presidente americano a riconoscere il genocidio, seguendo al riconoscimento di una trentina di paesi.

A fine ottobre 2020, il Congresso americano, a maggioranza democratica, aveva approvato a larga maggioranza una mozione che riconoscesse che il primo genocidio del ventesimo secolo fu quello perpetuato dai turchi ai danni degli armeni. A novembre il Senato americano, questa volta a maggioranza repubblicana, aveva votato all’unanimità il riconoscimento del genocidio armeno.

La scelta statunitense di riconoscere il crimine efferato della turchia è, quindi, bipartisan, e supera i confini di partito.

Il governo turco, invece, nega da sempre il genocidio perpetrato dagli ottomani nel 1915 e sostiene che le vittime furono il normale risultato degli scontri della Prima guerra mondiale. In seguito alle votazioni aveva convocato l’ambasciatore degli Stati Uniti minacciando l’America di chiudere la base militare di Incirlik, dove sono ospitate testate nucleari americane.

Poiché erano i giorni degli “accordi di Abramo” non era saggio, per gli USA, inimicarsi la Turchia e così la mozione era stata rinviata. Ora, dopo l’unanimità nel dichiarare il “sultano” Erdogan un dittatore da parte die Paesi occidentali, la mozione può essere finalmente votata.

Dopo aver dunque riaperto le ostilità col Medioriente, il Presidente Americano Joe Biden sembra dirsi pronto a riconoscere il primo genocidio della storia del Novecento. La mossa lederà sicuramente i rapporti già tesi tra la Turchia e la Nato, ma Biden sembra deciso ad anteporre il suo impegno verso i diritti umani. Lo annuncerà sabato, nel 106° anniversario dello sterminio del popolo armeno. Biden sarà il primo presidente americano in carica a farlo, anche se, prima di lui, Ronald Reagan aveva fatto riferimento al genocidio armeno in una dichiarazione scritta del 1981 sull’Olocausto, e già nel 2019, sotto l’amministrazione Trump, sia la Camera che il Senato avevano approvato misure nel 2019 per rendere il suo riconoscimento argomento formalmente riconosciuto come tale della politica estera degli Stati Uniti.

L’Impero Ottomano, successivamente allo sterminio perpetuato contro i cristiani armeni, trovò un celebre negazionista dell’Olocausto: Adolf Hitler, che in una conferenza dichiarò “c’è ancora qualcuno che insiste a parlare degli Armeni?”