Dopo l’implacabile relegazione del Sindaco al terzo posto della classifica preferenziale anche a Losone ci si è definitivamente accorti che la popolazione chiede un significativo rinnovo della dirigenza. Emulando i (bei) tempi del feudalesimo quando con la proclamazione «le Roi est mort, vive le Roi» i giullari medioevali ci tenevano nel rammentare ai sudditi come non cambiasse nulla, gli attuali attori e i loro galoppini stanno già contestando il risultato in quanto apparentemente da attribuire solo alla «momentanea flessione» o altrimenti detto alla marcante perdita di clientela nei ranghi del proprio partito. L’enorme balzo in avanti del PLR è perlopiù dovuto alle buone prestazioni dei suoi municipali e al dato di fatto che a causa della volontaria mancanza di una propria lista, numerosi leghisti hanno preferito votare per i liberali invece che «come tradizione» per la duttile UDC di casa. Alfine di lasciare le diverse chiese del paese lì dove sono consiglio ai commedianti in questione malgrado le diverse «attestazioni di stima e affetto», di rispettare a testa alta la volontà dei cittadini rinunciando a farli vo- e rivotare a spese della comunità solo perché i risultati non collimano con le loro obsolete aspettative. L’accettare la propria data di scadenza lasciando il posto ai più giovani non è uno scherno ma una parte del ciclo della vita terrena ….

Flavio Laffranchi, ex decano del CC di Losone

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A Losone sarà ballottaggio tra il sindaco di quindicina Ivan Cattarin (PLR) e il sindaco “di lungo corso” Corrado Bianda (PPD).