Il pensiero del giorno oggi è affidato al Sindaco, poi a Karin Valenzano Rossi, new entry del Municipio.

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«Daremo l’indicazione di procedere alla Polizia e a quel punto sarà lei a decidere quando effettuarlo. Potrebbe accadere presto, come anche in tempi medi o lunghi. Noi non lo sapremo probabilmente fino a pochi minuti prima di quando accadrà. L’aspetto operativo non sarà in mano nostra, anche se saremo ovviamente a disposizione delle forze dell’ordine». (dal CdT)

Insomma, non è proprio quella che si definirebbe una dichiarazione di una fermezza implacabile, ma accontentiamoci.

Si ha l’impressione (a voler pensare maliziosamente) che l’autorità “sgomberatrice” speri disperatamente (ossimoro) che i molinari diano una mano. D’altra parte, se noi fossimo gli avversari politici della maggioranza, inciteremmo i molinari a resistere.

Anche questa storia del “pochi minuti prima” non sta molto in piedi. Se si tratta della Polizia comunale solo il Municipio può dettare l’ordine e il tempo.

“Teoricamente possiamo sgomberare quando vogliamo”, dichiara Karin Valenzano, che succede a Michele Bertini alla testa della Sicurezza. A lei è subordinato il comandante della Polizia comunale avvocato Torrente.

Teoricamente è un avverbio che dev’essere ben soppesato. Secondo noi Karin vuole segnalare alla nostra attenzione l’esistenza di due possibili tipi di sgombero: lo sgombero teorico e lo sgombero pratico.

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Una soluzione (fiacca, floscia, poco brillante) potrebbe essere:

i molinari (malvolentieri) fanno un piccolo gesto di sottomissione

ricevono un sito alternativo e ci vanno

In fondo, a pensarci bene, a questo punto il problema principale (di qua e di là) è salvare (più o meno) la faccia.