Toccherà a Ginevra fare da “paciera” tra Vladimir Putin e Joe Biden. No, non si tratta della regina arturiana del ciclo bretone, ma della città svizzera, che porta il proprio nome dal latino Genua. poco importa.
Proprio a Ginevra, il 16 giugno subito dopo il G7 in Gran Bretagna e il summit Nato e Usa-Ue a Bruxelles, dopo i reciproci insulti, Vladimir Putin e Joe Biden si troveranno faccia a faccia da presidenti, e da veri uomini maturi.
Ad annunciarlo, la Casa Bianca, che ha anche sottolineato che i due leader “discuteranno l’intera gamma delle questioni urgenti, cercando di ripristinare la prevedibilità e la stabilità delle relazioni Usa-Russia”.
A confermalo, il Cremlino, il quale ha riferito che Putin e Biden intendono “discutere dello stato e delle prospettive delle relazioni russo-americane, delle questioni di stabilità strategica e dei dossier attuali dell’agenda internazionale, tra cui l’interazione nella lotta contro la pandemia e la risoluzione dei conflitti regionali”.
Ginevra si era resa protagonista già nel 1985 di uno storico incontro, quello tra l’allora leader sovietico Michail Gorbaciov e il presidente Usa Ronald Reagan.
Focus principale del summit sarà il controllo delle armi nucleari, ma anche “allentare le tensioni, stabilire un dialogo e avviare una collaborazione su interessi comuni, dal disarmo al nucleare iraniano, dalla pandemia alla lotta al cambiamento climatico”.