Non si placano le anime in Bielorussia, dopo la controversa elezione di Lukashenko: Ursula Von der Leyen ha congelato 3 miliardi di aiuti Ue alla Bielorussia, dopo che, per un falso allarme bomba, l’aereo Ryanair era stato dirottato, per arrestare un dissidente. L’Ue ha così convocato l’ambasciatore di Minsk ma Lukashenko, il presidente della Bielorussia, passa al contrattacco, definendo gli: “attacchi contro di lui oltre il limite”

Secondo l’Ue, Protasevich fu “obbligato” dalla tv “di regime” della Bielorussia a confessare.  Per molti osservatori, infatti, il “regime” di Lukashenko avrebbe imposto all’oppositore bielorusso Roman Protasevich di confessare a forza di aver organizzato “disordini di massa”, di aver cercato di rovesciare il governo di Lukashenko e di aver “cominciato a capire” che il despota “stava agendo correttamente” e di “rispettarlo”.

Roman Protasevich (WikiCommons)

Tale “estorsione” andrebbe, a detta dell’Ue “oltre i diritti umani”. Protasevich infatti, avrebbe dovuto ammettere, sotto “costrizione” di aver cospirato contro lo Stato.

Il padre di Roman Protasevich, Dimitri, ha dichiarato che suo figlio, 26 anni, avrebbe detto quelle cose “sotto costrizione” con “l’abuso e la tortura”. Dimitri ha poi aggiunto: “Conosco mio figlio molto bene e non credo che direbbe mai queste cose. Nessuno dovrebbe credere a queste parole perché sono state estorte con la tortura” continua l’uomo”.

La madre del giovane giornalista, Natalia, ha in seguito dichiarato “Ho visto chiaramente i segni delle manette e i lividi sulle braccia”,

Anche Amnesty International si dice dello stesso parere dei genitori, e dichiara che la confessione del giornalista è stata ottenuta “sotto una pressione psicologica intollerabile”.

Anche il capo della diplomazia britannica Dominic Raab definisce l’episodio “inquietante”, seguito dal portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, secondo cui la presunta confessione è “assolutamente vergognosa e poco plausibile”.

Foto di copertina: fermo immagine da Belarus TV