
- La situazione è sospesa. Infatti da parecchi giorni vige un’assoluta carenza di elementi nuovi. Le coalizioni avversarie ripetono all’infinito – dieci, venti, cinquanta volte – gli stessi argomenti. L’effetto è esasperante e demoralizzante ma sono le regole del gioco e bisogna accettarle.
- Il versante “istituzionale” è chiaramente sulla difensiva. Posizione scomoda, che richiede pazienza e abilità, ma non priva di speranze.
- Tutti attendono il responso della magistratura, poiché questo sarebbe il fatto nuovo da cui partire (eventualmente con lo scatenamento di nuove zuffe furibonde).
- Al presente la partita si gioca (lontano dagli occhi del pubblico) tra: Municipio, Polizia cantonale, Dipartimento istituzioni, Polizia comunale.
- Che cosa accadde nella notte tra il 29 e il 30 maggio? Qualcosa di piccolo (mi scuso) ma irreversibile. Il commento del Poeta suonerebbe così: “Capo ha cosa fatta” (Inferno XXVIII). Il gesto drammatico e distruttivo ha sbloccato una situazione calcificata aprendo la via a nuovi sviluppi.
ADDENDUM (ore 20) Il Municipio 5/7 non sottovaluti la sua forza. È stato eletto un mese fa dai cittadini di Lugano, comprende 3 partiti (e un quarto chiaramente lo sostiene). Il voto democratico dei cittadini non può essere cancellato dal vociare delle gazzette e dagli endecasillabi dei poeti.
Questa che viviamo è la prima crisi acuta da molti anni. Ma i 5/7 non sono dei principianti e non sono dei novellini. Godono di un ampio sostegno, anche se i loro supporter non sono quelli che gridano di più.