Alcuni giorni prima del vertice G7, il primo summit post pandemia che si terrà di persona domani a Carbis Bay, una piccola cittadina balneare della Cornovaglia nel Regno Unito, i leader del governo irlandese e la lobby irlandese americana, hanno esortato Biden a fare pressione al primo ministro inglese Boris Johnson per quanto riguarda il protocollo Brexit dell’Irlanda del Nord.

I due leader si incontreranno già oggi per confermare la “forza duratura” delle relazioni speciali tra Stati Uniti e Regno Unito. Biden, che ha sempre proclamato come dimostrazione di affetto la sua eredità irlandese per via delle radici della sua famiglia nella contea di Mayo, a nord-ovest della Repubblica d’Irlanda, darà risalto all’importanza di difendere la pace nell’Irlanda del Nord e proteggere in modo imperativo l’integrità dell’accordo del Venerdì Santo. Di quest’ultimo,   gli Stati Uniti si sono fatti garanti mettendo fine a tre decenni di attentati con oltre 3’500 morti. Allo stesso tempo hanno avvertito Johnson che se la questione dovesse rimanere  irrisolta, gli Stati Uniti potrebbero mettere in discussione le relazioni commerciali con il Regno Unito. D’altro canto, Biden confida anche in una maggiore flessibilità da parte dell’Unione europea e in un atteggimento meno buricratico nel suo approccio con la Brexit.

Il tour del presidente americano al vertice G7, proseguirà con la sua prima conferenza a Bruxelles davanti ai leader della NATO, per concludersi poi a Ginevra dove incontrerà il presidente russo Vladimir Putin. Biden con questo viaggio, vuole segnalare ai suoi alleati che l’America è tornata a svolgere un ruolo di leadership sulla scena internazionale.

Il primo impasse pare sia l’apprensione per le manifestazioni tornate a Belfast, in passato teatro di attività violente. Per questo motivo Biden affronterà con forza la crescente crisi in Irlanda del Nord. Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan, ha dichiarato che l’accordo Brexit è molto critico per garantire la difesa dello spirito e del futuro dell’accordo del Venerdì Santo. “Unione europea e Regno Unito devono elaborare le specifiche e trovare un modo per procedere che funzioni per entrambi”, ha affermato Sullivan, aggiungendo che “qualunque esso sia, deve fondamentalmente proteggere i guadagni del Venerdì Santo e non metterlo in pericolo”.

Il contesto attuale nella politica unionista nell’Irlanda del Nord è di instabilità, con un crescente malcontento soprattutto all’interno della comunità protestante. Edwin Poots, leader del Partito Unionista Democratico, ha affermato che fermerà qualsiasi infrastruttura permanente messa in atto ai fini dell’accordo Brexit e che intende avviare un’azione legale per cercare di rimuovere il protocollo.

Il presidente Biden in sostanza, formulerà a Boris Johnson uno straordinario rimprovero diplomatico, già considerato durante una telefonata con alcuni funzionari come “bisognoso e debole”, per garantire che le azioni dell’attuale primo ministro inglese non rischino di riportare l’Irlanda del Nord nel luogo dove si verificavano scontri quotidiani tra cattolici e protestanti. Ogni leader inglese viene giudicato in base alla sua capacità di creare un legame con il presidente degli Stati Uniti. La “relazione speciale”, questa volta, dovrà definire non solo i loro paesi, ma anche i due leader personalmente.