Niente festeggiamenti per Marine Le Pen e il suo partito di estrema destra Rassemblement National (RN) . Allo stesso modo, è andato male anche il partito centrista del presidente Macron La République En Marche che ha ottenuto solo il 10% dei voti. In entrambi i casi, i candidati alla presidenza regionali appartenenti ai due partiti hanno ottenuti pochissimi voti, arrivando primi in poche regioni. A trionfare invece il centrodestra con Les Républicains (LR), con il 29% dei voti in tutta la Francia, contro il 18.5% del partito di Le Pen.
Si tratta dell’ultimo scrutinio veramente significativo prima delle elezioni presidenziali del prossimo anno. Gli elettori infatti sono andati alle urne per i scegliere i presidenti e i consiglieri della regioni francesi. Ci si aspettava che i risultati indicassero Macron e Le Pen come due candidati principali che si sfideranno nel 2022 ma sembra che le loro aspettative rischiano di essere deluse. RN si aspettava addirittura di vincere in 6 delle 12 regioni francesi ma invece ce l’ha fatta a raggiungere la maggioranza soltanto in una, la Provence-Alpes-Côte-d’Azur. Ma anche questo risultato non è certo in quanto dovrà essere confermato al secondo turno. Nel 2015 Le Pen aveva ottenuto ben il 40% di preferenze nella regione di Hauts-de-France ma 6 anni dopo la situazione è molto diversa e la regione a nord del paese sembra ormai essere nelle mani del candidato di centrodestra Xavier Bertrand. Ad essere avvantaggiati dalla situazione dunque i Républicains e il Partito socialista, che si sono conquistati tutte le regioni della Francia continentale tranne una.
Le reazioni sono state diversificate, il partito del presidente Macron La Republique en Marche, ha dichiarato che si prenderà le proprie responsabilità per evitare di rischiare una vittoria dell’estrema destra con Rassemblement National al second turno, sostenendo candidati socialisti o gollisti.
Comprensibilmente contento dei risultati invece il presidente di LR Christian Jacob, che si è congratulato con il proprio partito ma ha anche puntato il dito contro l’attuale governo per la scarsa organizzazione delle elezioni.
Marine Le Pen invece si è limitata a twittare: “Di fronte all’azione di questo governo che sta portando il Paese al caos, i nostri elettori hanno il dovere di reagire. Dovete votare. Se non votate per le vostre idee, la vostra voce non conta più. Tutto è possibile, purché l’avete deciso voi: alle urne, patrioti!”.