Un tornado di incredibile forza si è abbattuto tra giovedì e venerdì sulla Moravia del Sud, in Repubblica Ceca, lasciandosi dietro una scia di devastazione. Tetti scoperchiati, numerosi alberi caduti e linee elettriche abbattute, hanno prodotto uno scenario apocalittico, a cui siamo poco abituati.

Se negli Stati Uniti i vortici d’aria sono molto più frequenti, in Europa non se ne vedono spesso e quello di qualche giorno fa, secondo gli esperti, è stato in assoluto il più forte tra quelli che si sono abbattuti sui paesi europei negli ultimi anni. In tutta la zona colpita ci sono stati 5 morti, più di 150 feriti e centinaia di persone rimaste senza case. L’area che ha fatto le spese del terribile fenomeno è quella nei pressi del confine tra l’Austria e la Slovacchia.
I venti che hanno raggiunto i 219 chilometri orari e la grandine delle dimensioni di palline da tennis, ha causato danni ingenti.

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Stando a quanto riferito dal sindaco di Valtice, quasi tutti gli edifici della zona sono stati fortemente danneggiati. La stessa situazione si è verificata nel vicino distretto di Hrusky, per un totale di circa 1000 abitazioni non più agibili. Le autorità ora stanno cercando una sistemazione per tutti coloro che sono rimasti senza casa.

Il primo ministro della Repubblica Ceca Andrej Babiš, ha preferito rimanere in patria e ha annullato la sua partecipazione al Consiglio europeo di Bruxelles. Invece Babiš ha visitato la zona colpita dove tuttora mancano i servizi fondamentali come acqua corrente ed elettricità. Ha promesso che sarà sua premura ricorrere agli aiuti del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea. Il fondo era stato istituto circa 20 anni fa in seguito alle violente alluvioni che avevano interessato l’Europa centrale.

Nelle operazioni di soccorso, la Repubblica Ceca è stata attivamente aiutata dalla Polonia, Slovacchia e dall’Austria.