Dopo il ”polverone” suscitato dalla decisione dei Vescovi degli Stati Uniti di negare l’eucarestia a Biden per le sue posizioni pro aborto e gay friendly, l’onda si acquieta e si arriva a un compromesso.
La conferenza episcopale ha infatti diffuso un testo di chiarificazione, nel quale esclude ogni misura in termini di negazione della comunione ai politici che pur definendosi cattolici favoriscono, come il presidente Joe Biden, le leggi sull’interruzione volontaria di gravidanza.
Il documento verte sul “significato dell’eucaristia”. Votato dai dai vescovi cattolici americani il 18 giugno, recita: “non vi sarà alcuna politica nazionale sul negare la comunione a politici. L’intenzione è di presentare una chiara comprensione degli insegnamenti della Chiesa e dare maggiore consapevolezza ai fedeli su come l’Eucaristia può trasformare le nostre vite, avvicinarci al nostro Creatore e alla vita che vuole per noi”.
Nonostante al termine della conferenza episcopale di primavera – un aspro dibattito che chiedeva di difendere “con coraggio” i valori centrali della fede – 168 vescovi avessero votato a favore del divieto di comunione a Biden, mentre 55 si erano dimostrati contro e 6 si erano astenuti, ora, in accordo con la più conciliante Chiesa di Roma, che ammoniva a “non politicizzare l’eucaristia”, la Chiesa Americana fa dietro-front per raffreddare le tensioni, e stemperare le ostilità.a Biden, dopotutto, aveva fatto le congratulazioni Papa Francesco in persona.