Erano quattro inizialmente le persone sospettate di aver assassinato il presidente di Haiti Jovenel Moïse, questa settimana, nella notte tra il martedì e il mercoledì. Tre di loro sono stati uccisi della polizia nel corso di uno scontro armato. Altri individui sono invece stati arrestati. L’operazione delle forze dell’ordine tuttavia ieri sera non si era ancora conclusa. Il capo della polizia Leon Charles aveva infatti riferito che diversi agenti erano ancora coinvolti nella sparatoria con i potenziali sospettati e che questi ultimi sarebbero stati presto “catturati o uccisi”.
Fino a stamattina le indagini non avevano fatto molti passi in avanti. Alcune testimonianze riferiscono che gli uomini che si sono introdotti nell’abitazione del presidente parlassero spagnolo mentre altri avevano detto che invece parlavano inglese e che avevano con sé armi dall’aspetto sofisticato. In ogni caso sembrava evidente che gli aggressori non fossero haitiani, dove invece si parla il creolo e il francese. Un’altra cosa di cui si è a conoscenza è che gli assassini si sono presentati inizialmente come agenti della DEA, ovvero della Drug Enforcement Administration, l’agenzia statunitense che combatte i crimini legati alla droga.
L’ambasciatore degli USA Bocchit Edmond ha dichiarato che secondo lui si è trattato di un attacco organizzato di mercenari stranieri e infatti stamattina questa ipotesi è stata almeno parzialmente confermata. Dopo ore di caccia all’uomo, le forze dell’ordine hanno riferito che gli aggressori erano in tutto 28 di cui 26 cittadini colombiani e due persone con la doppia cittadinanza, haitiana e statunitense. DI questi 8 non sono ancora stati presi, mentre 17 sono in carcere e altri tre uccisi.
Il presidente ucciso era stato eletto nel 2015 con il suo partito di centrodestra. L’elezione allora fu annullata per un caso di brogli ma è stato poi nuovamente rieletto nel 2017. Il suo mandato non fu esente da critiche. Moïse infatti era stato accusato di repressione dei suoi oppositori e di corruzione. Nell’attacco che ha subito questa settimana è stata ferita gravemente anche la moglie di Moïse che attualmente si trova in un ospedale in Florida, in condizioni gravi ma per ora stabili. Illesi invece i tre figli della coppia.