La scorsa settimana, il 71enne Richard Branson con la sua Virgin Galactic ha viaggiato oltre il confine dello spazio. Domani (20 luglio), 11 giorni dopo Branson, il miliardario 57enne Jeff Bezos, fondatore di Amazon, farà un viaggio simile con la sua compagnia aerospaziale Blue Origin. Entrambi sperano di rendere il turismo spaziale più accessibile a tutti.

A bordo della navicella, insieme allo stesso Bezos ci sarà un equipaggio composto esclusivamente da civili. Oltre al fratello Mark, 53 anni, anch’egli titolare di azioni Amazon, sarà presente l’82enne aviatrice americana Wally Funk, prima donna istruttrice di volo e tra le prime ad essere stata esaminata dalla NASA come potenziale astronauta, destinata a diventare la persona più anziana a volare nello spazio senza pagare il biglietto.

Ci sarà anche il 18enne Oliver Daemen, studente di fisica non ancora universitario che passerà alla storia come la persona più giovane ad aver viaggiato nello spazio, ma a differenza di Funk, il biglietto venduto all’asta per 28 milioni di dollari, è stato pagato dal padre.

Dell’equipaggio farà parte un’altra donna, la 30enne di origine indiana Sanjl Gavande, che ha conseguito un Master in ingegneria meccanica quando si è trasferita negli Stati Uniti presso la Michigan Technological University. Dopo aver lavorato con Mercury Marine e Toyota, si è unita al team di Blue Origin per costruire il razzo che andrà nello spazio.  

Una curiosità è che l’equipaggio viaggerà senza assicurazione, perché nel turismo spaziale ancora non esiste. Il volo durerà 11 minuti, e a differenza della VSS Unity di Virgin Galactic che si è fermata a 86 km di altezza, la New Shepard di Blue Origin passerà la quota dei 100 km, ovvero la linea di demarcazione che segna l’ingresso nell’ambiente spaziale. Al termine del viaggio con rientro nel Texas occidentale, l’equipaggio parteciperà ad una conferenza stampa.

La gente sta già comprando i biglietti per lo spazio. Il miliardario giapponese Yusaku Maezawa, ad esempio, ha speso nel 2018 una somma importante di denaro a favore di Space X, l’azienda aerospaziale di Elon Musk, per un possibile viaggio privato intorno alla Luna e ritorno. La cifra non è stata mai divulgata.

Tutte e tre gli imprenditori miliardari, hanno l’obiettivo di ridurre i costi di accesso nello spazio, con una corsa, che oggi è altamente commerciale, ricominciata mentre le alleanze mondiali stanno cambiando. Cina e Russia difatti competono con gli Stati Uniti.

Bezos, che possiede anche il quotidiano The Washington Post, si è dimesso da CEO di Amazon poche settimane fa per concentrarsi su altre iniziative più ambiziose. Molto più grandi che mandare i clienti ai margini dello spazio per godersi qualche minuto di assenza di gravità (causata dalla caduta libera). Bezos sta sviluppando un nuovo enorme razzo per riportare gli astronauti sulla luna e persino sulle stazioni spaziali nell’orbita terrestre. Il suo vero obiettivo è quello di consentire un futuro a milioni di persone di vivere e lavorare nello spazio.

Blue Origin è in un momento dove molti dell’industria spaziali si sono lamentati dei suoi progressi faticosi e discontinui. La compagnia di Bezos è stata già superata da quella di Elon Musk che, muovendosi più velocemente, ha portato gli astronauti della NASA in orbita, vincendo il contratto con quest’ultima per portarli sulla Luna. Sfacciata anche la risposta di Branson ad una domanda posta dopo il volo di alcuni giorni fa: “Jeff chi?”.

La partecipazione di Bezos alla prima missione di volo della sua compagnia è un passo significativo, adesso che dovrebbe passare più tempo in azienda dopo le dimissioni date da Amazon.